Come sabba tra le mani

Creato il 20 ottobre 2011 da Sabby

Si sente nostalgia per una persona incontrata e poi smarrita, per un luogo, un oggetto, per una stagione della vita ormai lontana…

L’asse lungo il quale si snoda la nostalgia è la memoria, quello della melanconia è invece la fantasia delle vite che avremmo potuto vivere e non abbiamo vissuto…dove il fluire del tempo ci ha imposto di scegliere una strada abbandonando le altre e il rimpianto di non averle percorse.

Leggevo il libro di Scalfari, ” Scuote l’anima mia eros”, e queste parole le ho sentite profondamente mie, mi hanno raggiunta nella penombra della mia anima e  negli anfratti della memoria. Come un’onda, mossa dal flusso incessante della vita, mi sono sentita avvolta, quasi soffocata, dal pensiero di ciò che è stato. Eccola la mia rabbia, la mia inquietudine, la mia melanconia. Non è un uomo, non è una suocera, non è l’amore desiderato.

La mia rabbia è lo struggimento per ciò che non ho vissuto. Il rimpianto di ciò che volevo essere ma non sono, di una strada da percorrere non percorsa, di ciò che non è stato, di un’altra vita possibile.

Vivo male questo mio presente perché non è la vita che cercavo, o meglio, vedo in questo mio presente, con questo compagno vicino,  il prezzo di chi non è stato audace, di chi un giorno “ha smesso di sognare” ma soprattutto, la consapevolezza, dolorosa, di non aver fatto nulla per costruirla la vita sognata. Per pigrizia!

Quella pigrizia di chi non vuole mettersi in gioco e trova mille alibi per giustificare i suoi atti mancati.

Così, dispiegata come una vela di una barca in burrasca, mi appare la mia vita, con le sue rinunce, le sue solitudine, le sue scelte.

Come sabbia tra le mani, incapace di trattenere, tutto mi è scivolato via!

Ogni scelta comporta un abbandono, una rinuncia, una solitudine compensata da nuovi incontri che mai cancellano tuttavia la privazione subita o voluta.

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