La settimana che volge al termine è stata caratterizzata tra le altre cose dalla questione dell’iPhone 5C da sbloccare negli Stati Uniti. Stiamo parlando della faccenda che ha coinvolto un terrorista, quello che a fine dicembre si è reso protagonista di una strage a San Bernardino e il cui device ora è oggetto di indagini approfondite da parte dell’FBI.
Apple non intende fornire software per il suo sblocco, al fine di non creare un pericoloso precedente per la sicurezza dei propri utenti. Tanto è bastato per creare una vera e propria disputa, con i principali colosso del mondo tech (in primis Google e Facebook) che non hanno lesinato messaggi di supporto alla mela morsicata. A rendere il tutto più piccante ci ha tuttavia pensato McAfee, il creatore del popolare antivirus, il quale ha dichiarato di avere mezzi e conoscenze per sbloccare un iPhone nel giro di pochi minuti.
Ecco qual è il suo punto di vista sulla faccenda, con relativa polemica che si è scatenata anche all’interno dei social network:
“Questa è la mia offerta per l’FBI. Io, a titolo gratuito, insieme al mio team sono pronto a decifrare tutti i dati memorizzati sul telefono dell’attentatore di San Bernardino. Inizieremo con un lavoro molto accurato che durerà circa tre settimane. Se accettate la mia offerta, non sarà necessario chiedere ad Apple di inserire una backdoor nel dispositivo, visto che questa cosa sarebbe l’inizio della fine per l’America. Se avete dubbi sulle mie credenziali, cercate su Google ‘Cybersecurity Legend’ e troverete milioni di risultati con il mio nome. Faccio una scommessa: se non riesco a sbloccare questo telefono, andrò in diretta TV e mangerò le mie scarpe!”.
Non resta che attendere l’evoluzione di una faccenda che in futuro potrebbe portare ad un più semplice sblocco degli iPhone.
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