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Come Scattare Foto Migliori con lo Smartphone

Creato il 13 maggio 2015 da Tecnomani

OnePlus One, Camera ModeStai per caso lottando per ottenere ottime foto scattate con lo smartphone? In questo articolo vedremo come scattare foto migliori con lo smartphone il più nitide possibile e poco sgranate.

Molti di questi principi si applicano anche a foto scattate con fotocamere tradizionali, in modo da non sentirvi esclusi nel caso in cui la fotografia mobile non faccia per voi.

Primo principio: mantenere lo smartphone stabile

Il “motion blur”, o più comunemente l’effetto mosso, può rendere le foto piuttosto “morbide” e con poco dettaglio. Il primo passo per garantire foto nitide è quello di avere un sistema di stabilizzazione per il nostro dispositivo.

Esistono sul mercato diversi treppiedi progettati specificamente per gli smartphone. In caso contrario, se sono troppo ingombranti per momenti “punta e scatta” è consigliabile provare a utilizzare entrambe le mani per afferrare saldamente la fotocamera prima di scattare la foto. Fare un respiro profondo prima di scattare una foto può anche ridurre qualsiasi tremore.

La fotocamera può essere soggetta a vibrazioni anche quando si tocca lo schermo per scattare la foto. Per ridurre la possibilità di movimento, utilizzare la modalità di autoscatto del telefono.

Alcuni dispositivi hanno anche pulsanti fisici che possono essere utilizzati per scattare le foto, piuttosto che premendo un’icona sullo schermo. Anche le cuffiette possono essere utilizzate per attivare l’otturatore della fotocamera senza dover toccare lo schermo.

La prossima opzione è quella di utilizzare uno smartphone che include la stabilizzazione dell’immagine. Alcuni telefoni che includono la stabilizzazione ottica dell’immagine sono l’Apple iPhone 6 Plus, il Samsung Galaxy Note 4, il  Nexus 6 e il Lumia 930 (a proposito, avete letto il test sulla migliore fotocamera tra Galaxy S6, iPhone 6, HTC One M9 e altri?).

In caso contrario, uno stabilizzatore d’immagine elettronico / digitale è disponibile sia attraverso l’app della fotocamera nativa e preinstallata sullo smartphone sia attraverso app di terze parti. Sui telefoni Android, bisogna guardare nel menu delle impostazioni e vedere se c’è un’opzione “anti-shake” come quella presente sul Galaxy S5.

Per iOS, l’app ProCamera ha una funzione anti-shake inclusa, mentre gli utenti Android possono provare Camera FV-5.

Secondo principio: pulire l’obiettivo

Avete pulito il vostro obiettivo ultimamente? Potrebbe avere bisogno di un po’di attenzione soprattutto se il telefono è entrato in contatto con le dita appiccicose o magari con del materiale presente nelle tasche.

Macchie e residui lasciati sulla lente possono agire un po’ come la vaselina: le immagini appaiono sfocate e fuori fuoco. E’ consigliabile quindi riportare l’obiettivo al suo stato originale strofinando delicatamente l’obiettivo con un panno morbido. Possibilmente è meglio utilizzare un panno che è stato progettato per la pulizia delle lenti di occhiali.

Terzo principio: mettere a fuoco in maniera correttamente

A volte una mancanza di nitidezza viene provocata da un soggetto che non viene messo a fuoco. La maggior parte degli smartphone consente di toccare direttamente sullo schermo per scegliere l’area o il punto in cui si desidera impostare il punto di messa a fuoco, evitando le scelte automatiche che effettua l’autofocus (AF).

Utilizzando una funzione chiamata “blocco dell’AF” è possibile mantenere il focus esattamente dove si vuole, anche se si ricompone il frame.

Su iPhone, è sufficiente premere e tenere premuto il quadrato di messa a fuoco sul punto desiderato. Il quadrato lampeggia, e un’opzione di blocco AE / AF dovrebbe apparire alla base del frame, che mostra che l’esposizione e la messa a fuoco sono stati bloccati. Per modificare o rimuovere il blocco, basta toccare ancora una volta sullo schermo.

Alcuni dispositivi Android avranno bisogno di una applicazione dedicata per ottenere il blocco della messa a fuoco. Ad esempio l’app Camera FV-5 sia nella versione lite sia in quella a pagamento. Il blocco della messa a fuoco si chiama AF-L in questa particolare applicazione.

Quarto principio: cercare la luce

Gli scatti effettuati in presenza di una buona luce generalmente garantiscono risultati migliori rispetto a condizioni di scarsa luminosità. Le macchine fotografiche degli smarpthone hanno un obiettivo con apertura fissa. Per modificare l’esposizione, il telefono deve regolare la velocità dell’otturatore e i valori di ISO piuttosto che l’apertura.

Per ottenere la corretta esposizione in condizioni di scarsa illuminazione, la fotocamera del telefono deve tenere aperto l’otturatore per un periodo di tempo più lungo, aumentando così la probabilità di sfocatura, di effetto mosso e di rumore.

Inoltre, è meglio evitare di utilizzare lo zoom digitale perché quest’ultimo può produrre foto con un aspetto pessimo: sgranate e sfocate.

Quinto principio: contrasta con le applicazioni

Pur utilizzando una tecnica sopraffina, alcune foto hanno ancora bisogno di un piccolo aiuto e di piccole modifiche. In questo caso, è necessario provare a modificare le foto usando un’app oppure importandole in un programma come Photoshop.

Molte applicazioni di terze parti come Snapseed (gratuita per iOS e Android) hanno la possibilità di applicare un effetto di nitidezza alle foto durante l’elaborazione. Assicuratevi di controllare l’immagine a piena risoluzione periodicamente durante l’editing, per evitare che l’over-sharpening (troppa nitidezza) possa rendere le foto poco realistiche.

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