Da un po’ di tempo, in uno dei gruppi Facebook che frequento ci troviamo a parlare e discutere di digital publishing e di libri per bambini.
Con l’idea di scriverne anche qui in maniera un po’ più strutturata mi sono posta la fatidica domanda: come si recensisce un ebook, o meglio come si recensisce una app visto che di queste, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta?
Ecco allora un piccolo elenco in parte frutto della sensibilità personale, in parte del confronto con i colleghi, in parte di riferimenti bibliografici presenti in rete. Ogni commento è gradito
Gold rules ovvero app per bambini: alcune cose che so di loro:
Iniziamo con il chiarirci cosa non è un ebook:
- un semplice libro da colorare
- la trasposizione digitale di un libro tradizionale con un po’ di rossetto sul maiale per dire: abbiamo anche noi gli ebook (esempio: Simone e i mostri della notte)
Quali sono le caratteristiche di un buon ebook:
- aggiunge qualcosa alla narrazione tradizionale
- permette varie modalità di fruizione alternativa: tra le funzioni che ci devono essere ci sono il leggi ad alta voce con la storia letta da un narratore (e su questo punto dobbiamo spesso insistere per la scelta di BRAVI narratori), leggi da solo che permetta all’adulto di leggere il libro con il bambino, la possibilità di disattivare alcune funzionalità per concentrarsi maggiormente nella lettura (un ottimo esempio: Nosy crow)
- le animazioni sono funzionali alla storia ma possono anche venire ignorate e non disturbano la comprensione di significato del testo: é un libro, non un film o un videogioco, per lo meno fino ad oggi, anche se ho sempre maggiormente la percezione che siamo alla fase degli incunaboli con necessità mimetiche rispetto al libro tradizionale che non si giusitificano se non con la volontà di dare al lettore un passaggio soft da un mezzo all’altro. Per capire questa affermazione pensiamo ad esempio al gesto di voltare la pagina che non è necessario in un ebook eppure viene emulato in molte app ad esempio nel mio primo amore di app The Heart and the Bottle ( su questo punto si veda l’insostibuile Roncaglia)
- non ci si perde mai, è facile sfogliare il libro avanti e indietro o è complesso saltare le pagine e la narrazione assume un percorso troppo rigidamente stabilito?
- deve lasciare al lettore il controllo finale sulla narrazione cosa che non viene fatta se non parzialmente nelle famose app dei Moonboot Studios (quelli che hanno appena vinto l’oscar con questa app per intenderci) ma qui siamo allo stadio successivo dell’ebook
- e poi quello che per me é la prova del nove: mi viene voglia di rileggerla o una volta è già troppo?