Come scrivevo poco fa nella risposta al commento di Eu, q...

Come scrivevo poco fa nella risposta al commento di Eu, quando imparerò a dormire cinque ore per notte forse riuscirò a leggere di nuovo i blog.
Benvenuta nel mondo delle mamme lavoratrici, mi dico!
40 ore a settimana, ma di fatto sono 60, perché si esce di casa la mattina alle 7:20 e si rientra dodici ore dopo.
Ci sono vari aspetti positivi in questo cambio di vita.
Mi piace aver ricominciato ad alzarmi presto la mattina.
Negli ultimi mesi Elisa ed io avevamo dei ritmi a dir poco anarchici, con risvegli oltre le dieci di mattina e addormentamenti all'una passata.
Adesso mi alzo un'ora abbondante prima di tutti per fare le cose con calma, mi preparo con calma, con calma faccio colazione (do anche il buongiorno alla mia Amica B.  su whatsapp alle 6:45! Sono soddisfazioni) e con calma sveglio lei, me la coccolo e le dico che stiamo per uscire.
Poi la metto in macchina e la copro con la copertina perché fa "tato tato feddo".
Fino ad oggi tutto bene, almeno per quanto riguarda le uscite prestinaie.
In auto chiacchieriamo di quello che vediamo fuori dalla finestra, poi arriviamo dai nonni, altre coccole e poi vado "allavoo, ciao mamma!".
Ogni mattina mi compiaccio di farcela ad arrivare in tempo. Anche queste sono soddisfazioni.
Il lavoro no, quello non mi soddisfa.
Sono davanti al pc tutto il giorno, la scrivania è attaccata a un muro bianco e non ho niente davanti a me.
Il lavoro di per sé è semplice ma richiede concentrazione, quindi non si parla coi colleghi se non per dieci minuti complessivi.
Il tutto quindi è piuttosto alienante, ma almeno il tempo passa in fretta, imparo cose nuove (tipo che cos'è un anatocismo o un credito chirografario, e anche queste sono soddisfazioni) e pian pianino conosco i colleghi, ché io se non ho scambi umani per otto ore al giorno divento matta.
Diciamo che sono sempre stata abituata a lavorare a contatto con le persone, fisicamente e telefonicamente, e questo impiego è molto lontano dalle mie attitudini, ma intanto me lo tengo stretto e penso alle comodità che mi assicura.
Tipo il fatto di poter indossare di nuovo i tacchi, pur tenendo le scarpe da ginnastica in auto per trasportare la Purulla su e giù per le scale.
Oltre a farmi apprezzare moltissimo le serate in famiglia e il week-end in arrivo.