Quando si parla di dieta e di dimagrimento subito si pensa alle diete più strette e rigide e a dover perdere chissà quanti chili, ma delle volte ci può essere anche la necessità di dover perdere pochi chili, ma in tempi stretti.
Questo accade molto spesso quando si praticano alcuni sport che richiedono il mantenimento del peso ideale, ma anche in quelle circostanze in cui avere una taglia in meno è auspicabile. In tutti questi casi una delle diete più efficaci è quella chetogenica vediamo di cosa si tratta, a chi è indicata e a chi no e uno schema esemplificativo per chi volesse provarla.
Cos'è la dieta chetogenica e come funziona
Per dieta chetogenica s'intende una dieta praticamente priva dell'apporto dei carboidrati e iperproteica dove quindi si assume un alto contenuto di proteine.
Il suo funzionamento si basa sulla chetosi, ovvero quel "meccanismo" per cui il corpo consuma tutti i grassi forniti con l'alimentazione, ma non trovando apporto energetico attraverso l'elaborazione dei carboidrati (zuccheri) va ad attingerli dalle riserve dell'organismo, in questo modo si assiste a un rapido dimagrimento.

A chi è adatta, a chi no e che rischi comporta
- Questa è una dieta adatta a chi ha bisogno di perdere 2 o 4 kg in un lasso di tempo breve, dai 3 ai 7 giorni, a chi pratica degli sport, come fantini (un tipo di dieta chetogenica è proprio la dieta chiamata del fantino) o a chi per un'occasione particolare deve tornare velocemente in forma.
- Non è invece una dieta adatta a chi ha problemi renali, di fegato, alle donne incinta o che allattano o in presenza di particolari patologie come ipercolesterolemia, colesterolo alto. Il rischio di questa dieta è quello di andare a caricare di lavoro eccessivo proprio fegato e reni, quindi non andrebbe protratta per un periodo più lungo di una settimana.
Esempio di dieta chetogenica settimanale
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato DomenicaConsigli pratici

Possono essere incluse nella dieta fragole e avocado, funghi sedano e broccoli che hanno un basso contenuto in carboidrati. Importante invece assumere anche proteine vegetali come quelle che si trovano nelle noci, nocciole, mandorle, pistacchi, insomma, nella frutta secca in generale.
Ci sono diverse versioni di questa dieta, quelle più drastiche includono un consumo maggiore di uova e non devono durare più di tre giorni. Altre, invece, sono più soft e ammettono, appunto, una piccola quantità di carboidrati, in questo caso si può anche andare oltre la settimana se la salute lo consente.Si consiglia comunque di interrompere immediatamente se si avvertono sensazioni insolite come eccessiva debolezza, vertigini, nausea, dolori all'addome, astenia.
Per un risultato ottimale è bene abbinare dell'attività fisica che aiuterà a velocizzare il metabolismo e quindi a raggiungere più in fretta i risultati che ci si è prefissati. Una volta interrotta la dieta bisogna cercare di mantenere il peso raggiunto con un'alimentazione sana e moderata.
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