Se fino a ieri mi sono occupata di stimolare la lettura, da oggi ho iniziato a ragionare anche sulla costruzione di un gusto letterario. Leggiamo tanti libri ai nostri figli da quando erano piccolissimi: libri per la buonanotte, libri per divertirsi, libri per imparare, libri per giocare. Di solito scelgono loro stessi cosa vogliono leggere andando a curiosare negli scaffali della biblioteca comunale. Ognuno ha la sua tessera e prende in prestito ciò che vuole. Ormai abbiamo una borsa per le gite in biblioteca che andrebbe bene per fare il trasloco. Si legge ciò che veramente piace e se non conquista lo si abbandona. Daniel Pennac sarebbe orgoglioso di noi. Nonostante questo mi sono chiesta se io come mamma dovrei avere un giudizio meno impulsivo. Mi sono chiesta come si educa il gusto letterario per selezionare i libri per ragazzi e tracciare dei percorsi letterari che siano meno lasciati al caso. Un buon libro è quello che piace ai bambini ma anche ai genitori.
Ho iniziato ad occuparmi di libri per bambini molto prima di diventare mamma. Trovo che abbiano un fascino unico. Mi piacciono le storie, le illustrazioni, le visione del mondo che ne esce. A volte mi rendo conto che il mio giudizio è impulsivo come quello di un bambino. Non c’è niente di male in questo: se un libro piace, piace e non si discute, ma le cose cambiano quando sono io scegliere libri da ordinare e i bambini non li possono valutare per primi, o quando vengono conferiti premi a titoli che non mi entusiasmano o ancora, come accade adesso nella nostra famiglia, quando i bambini iniziano a crescere e come mamma mi chiedo se ci siamo persi delle occasioni. Quali titoli dovrebbero leggere i bambini? Quali sono i personaggi che tutti dovrebbero conoscere? ma non solo: penso agli stili, alle illustrazioni, alla storia della letteratura per bambini.
Bisogna leggere tanto o leggere con un proprio gusto letterario? Ci sono libri spazzatura per bambini? Sono anche loro in balia alle mode o alle azioni commerciali. Non voglio solo insegnargli a leggere, ma voglio che amino leggere e che imparino a scegliere.
In parte questo percorso verso un gusto letterario dei bambini si sta formando da solo, sperimentando generi e autori diversi, leggendo un po’ di tutto. E’ anche vero che Geronimo Stilton lo leggi perchè in classe lo conoscono tutti, ma per decidere di leggere l’Odissea qualcuno ti deve aver dato il la. E’ accaduta qualche settimana fa in casa nostra con il grande. Potrebbe essere una conquista, non lo so e non so nemmeno come ci siamo arrivati.
Curiosando tra un po’ di bibliografie ho trovato dei libri che vorrei leggere per arrivare a selezione i libri per ragazzi che non si possono perdere. E’ facile quando parliamo dei classici, ma ci sono tante novità dell’editoria per bambini che non vorrei perdermi (nemmeno prendere lucciole per lanterne!).
Tra i primi libri che ho letto e che suggerirei a chi si interessa di letteratura per l’infanzia di c’è Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabedi Bruno Bettelheim.
E’ inevitabile partire dalle fiabe, tappa obbligata come consiglia ogni saggio sull’importanza della lettura per bambini. Perchè le fiabe sono tanto importanti? Ho trovato delle risposte interessanti in questo libro di Bettelheim, che le analizza trovando quelle chiavi psicoanalitiche che le rendono una esperinza formativa. Secondo Bettelheim, leggere le fiabe aiuta a creare una “palestra” di emozioni, pensieri e valori in cui il bambino cresce affrontando le tappe del suo sviluppo con dei riferimenti. La fiaba diventa la medicina che agisce senza bisogno di spiegazioni: basta leggerla, rileggerla tante volte e passerà i suoi schemi nei pensieri dei bambini. I dubbi sulle bacchette magiche dovrebbero cedere il passo al valore culturale che hanno avuto le fiabe della storia della civiltà e che mantengono tutt’ora.
L’importanza della fiaba è al centro della tradizione culturale, ma anche di alcune esperienze pedagogiche come quella steineriana.
Il primo passo dopo questa lettura è stato cercare quali libri avevamo in casa con le fiabe del Fratelli Grimm. Ne ho trovati diversi, cartonati e non, qualcuno distrutto dalle tante letture autonome dei bambini. Ho trovato anche un libro appena uscito che mi ha fatto cambiare idea sulle fiabe. Ve ne parlerò presto.