Come si genera la pasta madre solida

Da Mumi


Una cosa da chiarire e' che la pasta madre NON si compra, o si autoproduce, o la si riceve in regalo. In tanti mi avete chiesto come avere la pasta madre e qualcuno, i più vicini, hanno già ricevuto un pezzetto della mia Gigietta.....altri possono cercare gli "spacciatori" nel web nell'apposito sito pastamadre.blogspot.com (troverete anche me...)
Se si riceve in regalo, basterà cercare nel menù: SALVE A TUTTI SONO GIGIETTA per iniziare a prendersene cura: tenete in considerazione che solitamente più il lievito madre è vecchio (ne esistono alcun centenari, ossia che vengono rinfrescati, regalati, portati avanti da centinaia di anni) più aumenta la sua stabilità, il suo sapore sarà meno acido, il PH del vostro pane migliorerà; se invece opterete per autoprodurre la pasta madre, leggete la ricetta di seguito.Ci sono molti modi per autoprodurre il lievito madre: in rete ognuno condivide il proprio e nessuno si può dire sbagliato, io qualche anno fa' ho utilizzato questo.
Ricetta delle Sorelle Simili:
100 gr di farina 0 bio50 gr di acqua1 cucchiaio di olio1 cucchiaio di miele
Perché il miele? Perché i microorganismi che si formano nel lievito ci cibano, per riprodursi, proprio degli zuccheri contenuti nell’impasto.
Come si procede:Impastare tutti gli ingredienti.Mettere poi questo panetto in un contenitore con un piattino appoggiato e lasciare riposare l’impasto ad una temperatura di circa 22-25° per due giorni. L’inverno, con i riscaldamenti accesi nelle nostre case, è il periodo ideale per questo lavoro in quanto in casa c’è di solito questo range di temperatura.
Una volta trascorsi due giorni osservare l’impasto: dovrebbe essere raddoppiato di volume ed avere un profumo acido di lievito (acido MA non sgradevole).Quindi procedere prendere 100 gr dell’impasto ed aggiungervi 100 gr di farina e 45 gr di acqua a temperatura ambiente.
Mescolare bene e richiudere il contenitore. Lasciare riposare altri due giorni.Trascorsi questi due giorni rinfrescare nuovamente il lievito nello stesso modo: 100 gr di farina e 45 gr di acqua. Questa volta però, porre in frigo l’impasto e riprenderlo dopo 5 giorni.
Trascorsi 5 giorni rinfrescare ancora allo stesso modo. 
Continuate questa procedura di “rinfresco” per almeno una/due settimane, finché il vostro impasto non sarà in grado di raddoppiare il suo volume in circa 4 ore. 
Terminato questo processo, la vostra pasta madre è pronta per essere utilizzata per produrre il vostro pane. Si conserverà in frigorifero in un vasetto di vetro anche per più di una settimana, tra un rinfresco e l’altro. 
Infine, a coloro che si cimenteranno nella panificazione casalinga con pasta madre, è bene ricordare che il pane perfetto non esiste: sarà solo l'esperienza che vi aiuterà a trovare piccoli escamotage. 
Altro aspetto importantissimo del lievito madre è che “lui” o "lei" vive: è, cioè, un organismo vivente che ha fame e sete.   Dovrete averne estrema cura e imparare a conoscere il vostro lievito madre: solo così vi donerà un pane eccelso nel gusto e nella consistenza. Ultima cosa: date un nome al vostro lievito madre, siate un poco bohemienne. Non chiamatela “pasta madre”: Caterina, Costanza, Genoveffa, Contessa, qualsiasi nome, purché sentito, andrà bene; la mia si chiama Gigietta ma questo ormai lo sapete.....
Nel menù troverete: salve a tutti sono Gigietta, con le spiegazioni per mantenerla sana e arzilla.
Nn mi resta che augurarvi buon lavoro.


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