La rosa è una pianta ornamentale di lunga tradizione: si
coltivava già presso le antiche civiltà degli egizi, dei greci e dei
romani. Questi ultimi ne svilupparono l'utilizzo anche per l'estrazione
di oli essenziali, per la produzione di profumi e unguenti.
Già allora, la tecnica colturale doveva essere molto progredita e negli
scritti dei tempi si citano diversi metodi di moltiplicazione vegetativa
e si parla di metodi di forzatura per ottenere fioriture precoci.
Di pari passo è cresciuta la conoscenza dei fabbisogni nutrizionali della pianta ed oggi si sa che la rosa
è una specie mediamente esigente in elementi nutritivi ed anche
mediamente resistente alla salinità. Per ottenere fioriture abbondanti e
di ottima qualità, nonchè per la conservabilità del fiore, è
indispensabile, oltre ad una adeguata somministrazione di potassio, una
equilibrata concimazione con microelementi. Il beneficio si riflette
immediatamente sul colore delle foglie e dei fiori.
La concimazione nella pratica deve prevedere un notevole apporto di
sostanza organica e la somministrazione di concimi fosfopotassici
all'impianto, o al rinvaso. Successivamente si interviene con
concimazioni in copertura che iniziano con la pripresa vegetativa
primaverile e vengono sospese nel periodo di riposo invernale, durante
il quale non si effettuano concimazioni.
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