Sclerodermia sistemica
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La sclerodermia, o sclerosi sistemica, è una malattia cronica e autoimmune le cui cause sono in gran parte sconosciute. Quel che si sa di certo è che nel sistema immunitario c’è una causa scatenante che riconosce come estranei, e quindi nemici da combattere, i propri anticorpi.
Sclerodermia significa letteralmente pelle dura, e la malattia deve il suo nome appunto al fatto che, chi ne soffre, ha la cute dura e ispessita in zone più o meno circoscritte del corpo.
L’indurimento della pelle si chiama fibrosi, e oltre a manifestarsi su parti visibili del corpo – mani, viso, braccia e gambe – può estendersi anche agli organi interni e predilige in modo particolare l’apparato gastrointestinale, i polmoni, i reni e il cuore. È chiaro che questa è una condizione che compromette in modo profondo la funzionalità degli organi coinvolti, tanto da avere ripercussioni sulla salute generale dell’organismo.
La fibrosi è un sintomo di sclerodermia ma non è l’unico: un altro campanello di allarme è il cosiddetto fenomeno di Raynaud. Consiste nell’avere mani e piedi pallidi a causa del ridotto afflusso di sangue alle vie periferiche. Questo provoca dolore e intensa sensibilità, oltre a un aspetto pallido.
Il fenomeno di Raynaud può precedere la fibrosi anche di mesi o addirittura di anni e, troppo spesso, è un segnale trascurato e non subito riconducibile alla sclerodermia.
Per prevenire e diagnosticare la sclerosi sistemica si deve eseguire un semplice prelievo di sangue ed effettuare la capillaroscopia, un esame che permette al medico reumatologo di evidenziare le alterazioni vascolari tipiche della malattia.
Hai bisogno di un consiglio o hai curiosità? I nostri esperti ti aspettano sul forum di reumatologia per rispondere alle tue domande sulla sclerodermia o su altre patologie dell’apparato sistemico.