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Come si vive in Puglia?

Creato il 29 giugno 2011 da Lalternativa

Il 74,1% dei pugliesi è abbastanza soddisfatto della qualità della vita. Lo rivela una indagine delle associazioni di consumatori Codacons, Confconsumatori, Movimento consumatori e Unione consumatori che oggi hanno presentato i risultati di una ricerca commissionata all’istituto demoscopico Troisi.

Dal rapporto emerge che, “nonostante un clima di fiducia generale poco favorevole, considerata la crisi economica del nostro Paese, la maggioranza degli intervistati si dichiara molto o abbastanza soddisfatta”. Su una scala da uno a dieci, la valutazione media che i 1.068 pugliesi hanno dato alla propria qualità della vita è di 6,5. Un punteggio che sale a 6,8 per la fascia di età compresa fra 18 e 33 anni; e a 6,07 per gli ultracinquantenni. Per quanto riguarda l’occupazione, i più soddisfatti sono i professionisti-dirigenti che danno 6,88 alla propria qualità della vita, mentre i pensionati solo 5,80. Seguono, per grado di insoddisfazione, i disoccupati con 6,11 e i lavoratori autonomi con 6,37. In generale, la percezione della qualità della vita é migliore quanto più alto è il livelo scolastico.

Valutando la percezione della sicurezza, i pugliesi si sentono “abbastanza sicuri” in tutta la regione. Mentre a Lecce, Barletta e Trani si sentono “più tranquilli”. Al contrario, la percezione della sicurezza comincia a calare ad Andria, Brindisi e Taranto, con Bari e Foggia in fondo alla classifica. Comunque, il 73% degli intervistati non ha mai subito una aggressione. Quanto al livello di pulizia, secondo i cittadini le più pulite sono Trani e Lecce seguite da Barletta. Andria si posiziona in un livello “medio” di pulizia insieme a Brindisi. “Fanalini di coda” sono Bari, Foggia e Taranto. Premiate dai pugliesi Lecce, Barletta e Trani sulla raccolta differenziata. Valutazione medio-bassa per Foggia, medio-alta per Brindisi. “Bocciate” Taranto, Andria e Bari. Sono “arrabbiati” per mancanza di parcheggi i baresi, gli andriesi e i barlettani; i “più felici” sono i foggiani.

Secondo gli intervistati, a dare maggiori opportunità per il tempo libero sono, in ordine decrescente, Foggia, Trani, Taranto, Lecce, Brindisi, Bari, Andria e Barletta. Ma tutte le città sono state “bocciate” per la scarsa presenza di biblioteche. Sul rapporto tra qualità della vita e ambiente, la classifica è questa: Trani, Lecce, Barletta, Brindisi, Andria, Foggia, Bari e Taranto. Sui servizi alla persona, quindi sulla presenza di banche, uffici postali e farmacie nei quartieri, al primo posto c’é Andria, seguita da Lecce, Barletta, Brindisi, Bari, Taranto, Trani e Foggia.

Rispondendo a domande sulla propria vita privata, il 45,9% dei pugliesi rivela che nell’ultimo mese non è mai andato al cinema, al teatro o in discoteca, mentre il 31,5% ci è andato una volta sola. Il 70,6% degli intervistati nell’ultimo mese non é mai andato a mostre, musei o incontri culturali; solo il 22% dichiara di farlo una volta al mese e il 6% una volta a settimana. Non svolge attività di volontariato il 71% del campione in esame, mentre solo il 6,4% è impegnato regolarmente in attività di solidarietà. Il 60% non fa mai sport, il 12% lo pratica regolarmente e quasi il 30% sostiene di essere impegnato regolarmente in attività sportive. Secondo l’indagine, “i pugliesi sono mangioni”: solo il 17% di essi nell’ultimo mese non è mai andato in pizzeria, mentre il 25,6% ci va una volta al mese, il 41,6% almeno una volta a settimana. A questi si aggiunge un 16% che ci va anche più volte in una settimana. Per quanto riguarda gli spostamenti, il 53% dei pugliesi preferisce usare l’auto o in alternativa (il 26%) andare a piedi. Solo il 10% usa il trasporto pubblico (autobus o treno), mentre il 9,3% usa la moto e solo lo 0,4% si muove in bici.


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