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Come smascherare i disonesti del blogging – Guida per pr inesperti (e non solo)

Da Monica7775 @modaestyleit

WeCanBlogItCari lettori di Moda e Style, vi riportiamo un articolo scritto da Nunzia Cillo (nella foto in basso) su un tema molto attuale: i blogger disonesti, quelli che per ottenere maggiore notorietà ricorrono a trucchi di ogni tipo. Vi consigliamo di leggerlo e di commentarlo se vorrete, di condividerlo sui vostri profili Fb e Twitter. Noi di Moda e Style ci schieriamo con Nunzia e con tutte le blogger oneste che svolgono il proprio lavoro nel rispetto di tutti.

Prima o poi questo articolo sarebbe arrivato. Era in sospeso da troppo tempo e, come una bomba ad orologeria, aspettavo solo il momento giusto per mettere nero su bianco quel che penso e vedo da diversi mesi.  Sì, perché anche nel blogging, come in tutti gli altri campi, c’è chi è onesto e chi è disonesto. C’è chi si guadagna giorno dopo giorno le piccole e grandi conquiste e c’è chi bara. Proprio come quando da piccoli giocavamo a nascondino e c’era il furbo di turno che sbirciava il luogo in cui correvano a nascondersi gli altri bambini. Peccato che allora avevamo 5 anni e che una volta raggiunta la maturità certe cose non dovrebbero più accadere. E così ecco qui poche, semplici, regole utili per blogger e per pr per smascherare i disonesti del blogging, coloro che barano, che giocano sporco e che vanno avanti impuniti e tronfi. Sì, perché come se non bastasse, spesso chi si crede furbo (o che crede gli altri siano stupidi, dipende dai punti di vista) è spesso anche pieno di avidità, arroganza e presunzione. Una persona saggia della mia famiglia, diceva: “la superbia partì in carrozza e tornò a piedi”. In questi casi non c’è neppure la carrozza perché trattasi di pura #FUFFA, ovvero tutto un mondo pompato, gonfiato, COMPRATO e fatto di finzione.  Sono finti i like sui profili privati di facebook (con impostazione della privacy pubblica), sono finti gli screenshot delle visite sui blog, sono finti i commenti sulle fanpage perché arrivano da altri blogger a seguito di “scambio favori”, sono finti i like su instagram sotto le foto inerenti alle collaborazioni, perché arrivano da pacchetti acquistati illegalmente. E’ tutto finto. Di vero c’è solo la bassezza e

Nunzia cillo
l’infinita mediocrità.

Ma procediamo con ordine, punto per punto:

- I LIKE SU STATUS E FOTO SUI PROFILI PRIVATI CON PRIVACY PUBBLICA ARRIVANO TUTTI DA MAKATI, BANGLADESH, MALAWI. Sono le prime tre nazioni che mi sono venute in mente. Voi vi starete chiedendo “ma a cosa diamine serve analizzare i like sui profili personali?”. Bene. I disonesti sono anche quelli che hanno il pieno di pr tra i contatti (e spesso sono loro amici o ci vanno a cena fuori insieme, sì), pr che, lo vogliate o no, tengono d’occhio anche i profili personali dei blogger, soprattutto dopo le restrizioni dettate da facebook sulle fanpage, dove per ottenere più visibilità occorre pagare le inserzioni. Sui profili privati si presume quindi che il blogger o il web influencer abbia delle interazioni vere. Nulla di più sbagliato: esiste questo plugin: “Trucco per avere tanti mi piace su aggiornamenti di stato foto e video” (ma come questo ce ne sono altri cento) che vi farà ottenere dei like random sotto status, foto e video. E parlo di centinaia di like. Di contro, però, se non farete attenzione, anche il vostro profilo facebook verrà trascinato nella macchina dei finti like e chissà a quali foto il vostro profilo fb metterà dei like, random, a vostra insaputa. La prova del nove io l’ho avuta perché le persone di cui sospettavo mi sono comparse in home per via di “strani like” messi su foto pornografiche, foto di uomini seminudi in pose ammiccanti, foto donne nude o seminude.
Sicuramente vi starete chiedendo “come faccio a capire se quei 100-200-300 like arrivano da un plugin o sono veri?”. E’ semplice. Vi basterà scorrere sui like e laddove vedrete SOLO 5-10-20 like provenienti da profili italiani (sto approssimando per eccesso) e la restante parte composta da profili provenienti dal Bangladesh, da Makati, da Malawi, … STATE PUR CERTI TRATTASI DI LIKE ARRIVATI DAI PLUGIN DEI LIKE. Qualcuno mi dirà: ok ma non può essere che siano semplicemente dei loro “seguaci”? no, non può essere. Ho fatto una verifica incrociata: non sono seguaci; e poi queste persone non capiscono una parola di italiano, mi dite per quale strana congiunzione astrale dovrebbero cliccare like su status deliranti scritti in “italiano”? (Le virgolette non sono casuali).

Back-that-up
- I LIKE SU STATUS E FOTO SULLE FANPAGE ARRIVANO TUTTI DA MAKATI, BANGLADESH, MALAWI. Ho citato solo tre delle nazioni dalle quali provengono i like sotto foto, status e video postati sulle fanpage dei furbini. Sì insomma, ci risiamo: persone che non comprendono una parola di italiano. Questo perché succede? Perché i furbini NON HANNO UN SEGUITO VERO. La loro è fuffa, aria fritta, specchi per le allodole, nisba, nada, il nulla. Non hanno lettori fidelizzati. Ed allora come possono giustificare i numeri che prontamente modificano con photoshop se poi non c’è un riscontro di questi numeri anche sulle fanpage? E’ semplice: non avendo un seguito vero creano una inserzione pubblicitaria per ogni foto, status, video. Bastano solo 4,00 euro (come soglia minima) per avere centinaia di like belli e pronti sotto i propri vaneggiamenti. Ovviamente non avendo fatto una inserzione targettizzata, i like arrivano dai paesi più disparati. E l’ego (e il brand) è servito.

- I COMMENTI SULLE FANPAGE PROVENGONO SEMPRE DAGLI STESSI UTENTI. No, non vedete doppio. Si tratta semplicemente di uno “scambio commenti” sulle fanpage. Tra blogger senza lettori fidelizzati ci si aiuta, insomma. Sul blog si sa che spesso c’è lo scambio commenti tra blogger,  il lettore non-blogger non sempre ha il tempo per commentare. Legge sempre, ma commenta poco. Ma il senso di scambiarsi i commenti sulle fanpage io ancora devo capirlo. Ma come?! Non è il blog più letto della blogsfera italiana? Ed allora perché a nessuno interessa ciò che

like
scrivi? Fatti due domande. E fatevele anche voi, pr, quando vedete sempre le stesse facce tra i commenti.

- L’ITALIANO NON E’ UN OPTIONAL. Se si blogga e ci si ritiene dei professionisti non ci si può concedere il lusso di scrivere certi strafalcioni. E’ come se un cuoco non fosse in grado di cucinare o un ingegnere di fare i calcoli. La punteggiatura non va usata come dei coriandoli da lanciare in aria. E quindi io mi domando: ma certi blog, li leggete? Sì, insomma, andate oltre il titolo-marketta o vi fermate al titolo? Io fossi in voi inizierei a leggere attentamente. E a imbarazzarmi anche un po’. Anzi, imbarazzarmi tanto.

- SE NON ERI A CONOSCENZA DEL PLUGIN DI FB, DEI LIKE DA MAKATI SOTTO STATUS E FOTO, DELLO SCAMBIO COMMENTI SULLE FANPAGE, … E FAI IL PR, FATTI DELLE DOMANDE. Devi conoscere il mezzo con cui lavori. Perché onestamente io e molti altri saremmo stufi di questa situazione. Denunciamo ogni giorno in ogni campo i furbi ed i disonesti e poi stendiamo un tappeto rosso a quanti imbrogliano nel blogging, a causa di qualche inesperto del campo o in nome di “amici che chiudono un occhio”? C’è chi lavora seriamente,  potrei farvi i nomi di mille miei colleghi che dedicano anima e cuore a questo lavoro. Loro sanno di chi sto parlando e li ritroverete uno ad uno sotto questo post, nei commenti. Il marketing “o è inefficace o solleva ogni giorno enormi problemi morali” (parole di Rory Sutherland, presidente del britannico Institute of Practitioners in Advertising). Ma sicuramente vivere con le bende sugli occhi non aiuta a migliorare le cose.

E’ ora di cambiare.

#NOFUFFA #ILBLOGGINGÈUNACOSASERIA #IFURBIACASA

ps. Prima che qualcuno scriva “si ok allora anche fare le inserzioni pubblicitarie per ottenere fan su facebook non è legale”. Respirate e rileggete. Se non avete compreso, rileggete ancora. Se continuate a non comprendere è perché evidentemente ci sono scritte cose che esulano dal vostro campo.

By una smanettona che ci vede lungo. Forse troppo.

FONTE: Nunzia Cillo


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