Magazine Diario personale

Come sopravvivere ad un fidanzato musicista ed essere (apparentemente) felici

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Un poco di tempo fa, scrissi un post (La Fidanzata Groupie ) nel quale, per sommi capi,  tentavo invano di sfatare il mito del "Sesso,Droga&Rock'nRoll" durante le trasferte musicali. Qualche sommaria descrizione del concerto tipo, qualche piccolo consiglio sul makeup...ma ancora tanto, tanto vuoto cosmico difronte alla realtà degli eventi. Ma adesso, dinnanzi ai miei SETTE ANNI (quasi) di esperienza in campo, mi par giusto stilare un piccolo vademecum per tutte quelle giovani virgulte che cadon (o cadranno) vittima di qualche sporco batterista, misterioso bassista o ribelle chitarrista. O patinatissimo cantante, eccentrico trombettista, incredibile suonatore di corno francese e quant'altro voi possiate trovare eccitante.
[Il triangolo no, non l'avevo considerato.]
Prima di elencare però le mie perle di fiume di saggezza, mi par doveroso ricordarvi che esser fidanzate di musicisti in carriera non è un passatempo; E' UNA MISSIONE UMANITARIA. E' una prova di coraggio, una vocazione cadutaci dall'alto per mano di Kurt Cobain. Perchè stare con un musicista, vuol dire esser sempre messe alla prova, diventare "madri per un giorno" di un adolescente in piena tempesta ormonale, esser brave manager, brave factotum e brave psicologhe. Oltre che bodyguard, è ovvio. Indi per cui poscia, se non siete provviste di nervi saldi, sangue freddo, calma karmica, spirito d'avventura, spirito di sopravvivenza e una discreta cultura musicale, è bene buttarvi su qualcuno meno impegnativo come il fashion victim o il frequentatore seriale di lounge bar. 
E non dite che non v'abbia avvertite.

Se colui che sa pizzicare sia le corde della chitarra che le corde del cuore, è solito prender ingaggi fuori da quelle mura tranquille che son i vostri paesi, voi sarete "costrette" a seguirlo in lungo e largo su una vecchia auto sgangherata, con un amplificatore piazzato comodamente nel sedile posteriore insieme alla sua adorata Fender, trecento cavi addosso a voi e via, sulla strada della musica. E da qui in poi, mie care fidanzate groupie, dovrete contare sulle vostre sole forze e la capienza massima della vostra borsa. Cosa c'entra la borsa? Beh, diciamo che al di là del classico stretto indispensabile (portafoglio, documenti ecc ecc) può sempre succedere quell'imprevisto per il quale si deve esser preparate. E gli imprevisti, che possono esser dei più disparati, possono cogliere sia lui che voi.


IMPREVISTI PER LUI.
CASO 1: Ha dimenticato un plettro/le bacchette/la muta di corda.
Indovinate chi ne ha uno/a di riserva?

CASO 2: Si è sporcato la maglietta/ha sudato tanto nel montare gli strumenti.
Per esser sicure che il vostro lui suoni dando il massimo sia musicalmente che visivamente parlando, è bene munirsi sempre di una sua maglietta di ricambio, un deodorante unisex, spazzola leva pelucchi e gel per capelli.
CASO 3: E' un fumatore e non ci son tabacchini nelle vicinanze (o non son aperti).
Consiglio di portare con voi minimo due accendini, un pacco di filtri, uno di cartine e mezzo di tabacco. Altrimenti, un pacco da 10 di Camel (e due accendini).

CASO 4: Ha dimenticato la scaletta a casa.
Un block note e una penna possono venir utili se si deve ricopiare la scaletta da quella del cantante/qualcun altro della band. Altrimenti, è sempre bene averne una di riserva scritta da voi (preferibilmente a caratteri cubitali e stampatello, così la legge anche se si trova ai suoi piedi).
CASO 5: Serve energia!
Un apparecchio a caso di quelli che ha funziona a pile ma le pile si stanno scaricando? Benissimo, l'unica domanda da porgli è "che tipo le vuoi? Stilo? Mini-stilo?".
CASO 6: Salute ballerina
Nel caso in cui abbia deciso di mangiare nell'unico posto dove, stranamente, non ci va mai nessuno e, STRANAMENTE, subito dopo si senta male, è bene avere con sè Imodium, Gaviscon, Mepral, Fosforillasi.....oppure, nel caso in cui abbia ancora il mal di testa dal precedente post concerto, è bene avere sempre a portata di mano un Oki. Se poi è reduce da un bel raffreddore o ha la gola a pezzi a furia di urlare durante i concerti, la NeoBorocellina, la Tantum Verde e la Tachipirina ringraziano.
CASO 7: Alito
Quel gran genio del suo amico l'ha convinto a mangiare la pizza tonno e cipolla prima del concerto. Urge dunque collutorio da borsetta e gomme da masticare.

IMPREVISTI PER LEI (che sareste voi povere anime prave)

Sarò franca; a tutt'oggi, c'è sempre quel qualcosa che mi coglie impreparata. Ma grazie a tutti gli errori commessi in passato, oggi come oggi so affrontare i seguenti imprevisti.
CASO 1: Trucco e Parrucco.
Per caricare e scaricare tutti gli strumenti consiglio di presentarsi "acqua&sapone"; il sudore, la stanchezza e quant'altro possono infatti rovinare il lavoro fatto davanti lo specchio. Piuttosto, consiglio di portare con voi una spazzola-specchietto (di quelle piccole che vendono dai cinesi), il minimo indispensabile per truccarsi fuori casa e tanti, TANTISSIMI elastici per i capelli. Ma proprio TANTI. 
Altrimenti, un paio di elastici, quindicimila forcine e due o tre ganci possono esser una vera e propria manna per tenere i capelli a posto in maniera decorosa.

CASO 2: Sudore
Ebbene sì, anche noi sudiamo. Poi, se si tratta di dovergli dare una mano a portare amplificatore, pedaliera & co, il sudore la fa da padrone. Capito dunque perchè ho consigliato un deodorante UNISEX poco più su? Inoltre, se avete l'accortezza di comprare le salviettine per neonati profumate (alla vaniglia o simili), potete usarle per darvi una rinfrescata, lasciando così anche un delicato profumo sulla pelle. In alternativa, consiglio i profumi stick della Lush o della Shaka.
CASO 3: Caldo caldissimo!

Proprio in questi giorni, in tutta Italia si muore di caldo; temperature al limite della tollerabilità,  afa a più non posso....possiam mica esserne esenti noi fidanzate di musicisti? Ovvio che no. Soprattutto se hanno appuntamento alle 18:30 per sistemare gli strumenti e fare il check sound mentre il termometro segna SOLO 35°C. Personalmente, perciò, consiglio di uscire di casa con i capelli bagnati (post doccia) per poter avere il cervello "al fresco" quanto più possibile (tanto con il caldo che c'è si asciugano subito) e di munirsi di un bel ventaglio da borsetta o mini ventilatore a pile. Ringrazierete voi e ringrazieranno pure quegli scrocconi dei musicisti che si metteranno vicini per ricevere un poco di frescura tra un cavo e un microfono.
CASO 4: Vestiario&Scarpe
Ovviamente non potete certo assistere al concerto vestite come se l'armadio fosse esploso buttandovi addosso quei quattro stracci che vi ritrovate, no?! Niente paura, il consiglio è semplice quanto banale. Portatevi un cambio! Però, attenzione: quanto di quello che indosserete non dev'esser solo bello a vedersi, ma anche comodo, specie se dopo lo spettacolo dovrete aiutare a smontare tutto o se durante l'esibizione dovrete scattare qualche foto. Perciò sì a magliette larghe, vestitini leggeri, e qualche accessorio per quel tocco di femminilità che non guasta. Anzi, vi sembrerà strano ma vi dico sì anche per "quel centimetro in più"; con un bel paio di zeppe in sughero (ammortizzano gli urti) o scarpe con plateau e tacco a pianta larga (per le più temerarie) si può pure completare l'outfit. Badate bene però, che le scarpe possono sempre esser traditrici; stringono sul piede gonfio, si rompe il tacco, si scolla il laccetto....perciò, se potete, portate con voi anche un paio di scarpe più basse, comode e resistenti.

CASO 5: Noia
Dopo l'aver scaricato gli strumenti e l'aver dato una mano a destra e a manca, può succedere che durante le prove pre-concerto non si abbia che fare. Si sta sedute in disparte, annoiate dalla vita.
Bene, allora perchè non sfruttare il momento per mettersi lo smalto, ripassare qualche materia, leggere un buon libro o fare le parole crociate? Anzi no, perchè non sfruttare il momento per controllare i messaggi sul cellulare del vostro fidanzato?

CASO 6: Orecchie
Signore mie, stare con musicisti vuol dire sviluppare un buon orecchio. Riconoscere le note, accorgersi dei fuori tempo o delle stecche, individuare la canzone con un solo accordo manco foste "La Professora" di Sarabanda. Perciò, poichè durante il concerto sarete sedute vicino le casse, per non rischiare di diventare sorde e perder così i poteri musicali acquisiti con tanto impegno, conviene munirsi di tappi per le orecchie. Non scherzo!! Tanto, la musica la sentireste comunque per i decibel che raggiungono e se per caso lui vuole una birra, voi lo capirete comunque senza che ve lo comunichi. Anzi, dopo anni e anni di convivenza musicale, lui non sentirà nemmeno il bisogno di chiedervi di prendergli una birra, perchè saprà già che, dentro di voi, scatterà il "birra-segnale" che vi farà automaticamente andare verso il bancone al suono di "MI MANDA IL CHITARRISTA/BATTERISTA/MUSICISTA A CASO".

CASO 7: Varie ed eventuali
Siamo donne, e come tali discendenti dirette di Mary Poppins. Ergo, nella vostra borsa/valigia delle meraviglie, non devono mancare i fazzoletti, i cerotti, occhiali da sole vostri e suoi, liquido per eventuali lenti a contatto, cracker per gli attacchi improvvisi di fame e acqua per quelli di sete, sciarpe e ombrelli, macchine fotografiche di riserva, Amuchina e un cacciavite (sì, un cacciavite. Perchè non si sa mai cosa può rompersi o allentare.). Inoltre, quale imprevisto può mai coglierci nei momenti peggiori se non il ciclo? E di certo avere quel Niagara di sangue a 100 km da casa e dal proprio scaldino non è il massimo...perciò, se siete consapevoli di ritrovarvi in prossimità di "quei giorni", riempite la borsa di assorbenti, salviette intime (utili anche per andare in bagno), antidolorifici, copri-wc usa&getta e...un piccolo kit da cucito. Sì, ago e filo possono venir utili per tanti motivi; uno strappo nella maglietta, la fascia reggi-chitarra che si sfilaccia lungo le cuciture, qualche ragazzina che urla impropriamente il nome del vostro uomo...

CASO 8: Sonno
Il sonno e la stanchezza, mie care, saranno i vostri migliori amici/nemici. Perchè mentre lui la mattina si sveglia tardi in quanto ha l'orologio biologico a riparare, voi vi svegliate presto per studiare, riordinare, programmare. Perciò, già verso le 22:00, le vostre palpebre tendono a cedere sotto il peso della gravità.
Inoltre, aggiungiamoci che lo spettacolo, vuoi o non vuoi, sia "sempre lo stesso", che il fisico sia provato dal peso delle casse e il gioco è fatto. Per questo consiglio ciò che in realtà non si dovrebbe mai consigliare; una bella REDBULL. Altrimenti, per le più salutiste, consiglio PocketCoffe e Caramelle Alpenliebe al caffè. Vi giuro sulla mia cellulite che tengono sveglie come nient'altro al mondo.

Ed infine....
PAZIENZA. Pazienza verso le ragazzine ben vestite e ben truccate che ammiccano verso di lui. Pazienza verso le Milf che urlano e s'agitano e scattano milioni di foto immaginando quelle mani sui loro corpi in menopausa. Pazienza per la scarsa comodità, il dover pensare al cibo e alle bevande, il dover far foto mentre tutti gli altri spettatori, inspiegabilmente, decidono di intraprendere la carriera di modelli facendo una sfilata a rallentatore proprio davanti al vostro obbiettivo (e ti guardano pure male perchè non hai scattato loro alcuna foto). Pazienza verso chi ti spinge e strattona perchè sei davanti. Pazienza per chi, a fine serata, ti guarda con sdegno e pietà perchè sembri uscita da un rave party. Pazienza per il fidanzato che ti chiede una birra e, dopo che gli e l'hai portata rischiando il linciaggio "perchè levi la visuale", pochi secondi dopo te la chiede il batterista. E il bassista. E quello seduto poco distante e che t'ha scambiata per la cameriera. Pazienza, tanta pazienza perchè vorranno subito vedere le foto che hai fatto pubblicate su Facebook, ti chiederanno una mano per smontare tutto e ti tratterranno fino a tardi anche se l'indomani dovrai alzarti presto. Pazienza per i soldi che se ne vanno, le piaghe sotto i piedi e il sudore che ti fa puzzare come un cinghiale in calore.

Infondo, se non si accettasse tutto ciò con il sorriso sulle labbra, non si vivrebbero le avventure che hai già collezionato; non si conoscerebbe gente assurda, non si avrebbe il piacere di visitare posti nuovi e provare cucine nuove (e bagni...).
Sì, insomma, se non si sa accettare tutto ciò, non si può certo dire che ci sia amore.
Amore per la musica, è ovvio.
E anche per lui, dai.

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