A casa nostra la frutta e la verdura non mancano mai, soprattuto di stagione e comprate al mercato locale.
Latte al mattino con fette biscottate, piccolo spuntino a metà mattina, carboidrati a pranzo e altro spuntino salutare a merenda.
Poi arriva l'ora di cena... e Hannibal Lecter si impossessa di me. Penso a una cosa sola: carne.
Ma quello che è allucinante non è che mangio carne è come la mangio.
Inizio a cucinare verso le 18 (alcune volte mi avvantaggio la mattina). Alle 18.30 inizio a chiamare a raccolta la truppa. E parte il primo assaggio.
Il primo richiamo non basta. Apparecchio, assaggio e nuova chiamata. Il vassoio o i vassoi sono già a tavola e sono solo le 18.45. Aspetto e nessuno arriva. Assaggio di nuovo. Alle 19 metà di quello che ho cucinato è già sparito. Risistemo alla meglio quel che è rimasto sul vassoio, per non far vedere spazi vuoti. Poi finalmente arriva il resto della famiglia e possiamo iniziare a mangiare.
Uno, due, tre... via.
L'Uomo Perfetto mi guarda esterrefatto.
- Che c'è sono incinta, ho un calo di zuccheri e devo mangiare
- E' come mangi che mi fa paura. Da domani la bambina mangia accanto a me, non si sa mai!!!
Consiglio di lettura: Ricettario per la gravidanza. Mangiare bene e sano in dolce attesa di Carla Marchetti e Gabriella Buti