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Come sulle montagne russe

Creato il 22 luglio 2011 da Albino

Oggi e’ venerdi, un altro mitico venerdi di Sydney. Mitico per modo di dire, visto che piove da 3 giorni 3, e fa freddo (12 gradi 12). Insomma, uno di quei venerdi che ti fanno voglia di stare a casa a guardare la tv.

Parlando di TV, non tutti sanno che la tv australiana e’ formata al 95% da reality show. Ce n’e’ per tutti i gusti: Master chef, The Block, Australia’s got talent, X Factor, The renovators, the Sober house, ecc. ecc. ecc. (e per fortuna che non siamo in periodo di grande fratello…). Abbiamo Master Chef con questo gruppo di cuochi improvvisati che cucina ogni sera. Poi c’e’ the renovators e the block che sono piu’ o meno la stessa cosa, ovvero gruppi di concorrenti che devono mettere a posto case vecchie e decorarne gli interni. Ma il piu’ figo secondo me e’ Sober house (che in realta’ e’ americano), la stagione nuova deve ancora cominciare ma non vedo l’ora (o anche si). Si tratta di una specie di GF ma composto da alcolizzati e drogati, e vince chi riesce a stare in astinenza piu’ a lungo. Insomma, una gran bella TV di merda in questa Australia. Sfido io che vivono tutti all’aria aperta: dopo dieci minuti ti viene una voglia irrefrenabile di tagliarti le vene.

Tolta quindi la TV dalle scelte possibili, cosa ti resta da fare nelle tristi serate in cui non hai voglia di uscire? Esatto: in quei casi a uno non resta che dedicarsi ai propri hobby, se ne ha. Tipo ad esempio io dopo due anni di Giappone mi sono improvvisamente ricordato che avrei scritto un romanzo, e che volendo ne potrei scrivere un altro…
E’ stato un po’ uno shock ieri sera, mentre ci pensavo. Sono andato su facebook, nel gruppo del mio romanzo, e mi sono accorto che il gruppo e’ in fase di archiviazione. Quasi 200 iscritti, ma da Gennaio non ci scrive piu’ nessuno. Naturalmente e’ perche’ io non me ne sono curato, e se non me ne sono curato e’ perche’ ho avuto altro da fare.

Questo e’ il prezzo che si paga per vivere a Tokyo. Lo so che puo’ risultare difficile a credersi, ma e’ cosi’. A Tokyo ero fuori casa per sedici ore al giorno, tornavo solo per dormire. Avevo una vita talmente intensa da non avere nemmeno il tempo di curare la pubblicazione del mio stesso romanzo – che e’ uscito nell’indifferenza generale, la mia in primis. E’ una cosa che mi ha fatto riflettere solo adesso che sono tornato "coi piedi per terra".

Non so se riusciate a capire, ma e’ come se piano piano mi stessi svegliando da uno stato di ibernazione, durante il quale le luci e i colori e il divertimento avevano preso le redini della mia vita. Anzi, come se fossi stato sulle montagne russe, dove il tempo vola, non hai il controllo, e l’unica cosa che puoi fare e’ ridere, urlare, andare su e giu’, circondato da gente intorno a te ma solo a seguire le evoluzioni della pista di fronte a te. Questa e’ la Metropoli Tentacolare, cari lettori.

Forse sono drogato anch’io (ma di Tokyo). Chissa’ se mi prenderebbero nella Sober House…



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