Magazine

Come superare la crisi di coppia

Creato il 02 novembre 2011 da Direnzoeditore
La coppia perfetta, aperta al dialogo sembra veramente pura utopia. In Italia è uscito il nuovo libro di Robert Neuburger, psicoanalista specializzato nella terapia familiare e di coppia che spiega come difendersi da chi nella vita ci colpevolizza per far valere le proprie ragioni. Ma come comunicano le coppie moderne? Lo abbiamo chiesto a Robert Neuburger.
Le coppie moderne fanno davvero fatica a comunicare? 

Come superare la crisi di coppia

Scarso dialogo nella coppia

Sì! Penso ad esempio a questa coppia che ricevevo a consulto. Nella speranza di riuscire a comunicare di nuovo dopo un lungo periodo di silenzio ostile, i partner avevano cominciato a scambiarsi libri sulla coppia. Ciascuno di loro li leggeva sottolineando dei passi, che erano altrettanti messaggi indirizzati all'altro. Con questi pazienti, ho verificato dal principio fino a che punto, in una coppia, la comunicazione non è evidente. Questo spiega del resto perché la maggioranza di essi decida di non rimettersi mai in discussione. Preferiscono negare le difficoltà piuttosto che parlarne, poiché hanno paura che la parola li renda fragili. Questo mettere la testa sotto la sabbia gli si rivolta contro, poiché tutto ciò che viene negato un bel giorno rimbalza sotto forma di passaggi all'azione – tradimenti… - e questo è evidentemente più grave.
Allora come fare?
Occorre dialogare in maniera diversa, poiché proprio nel momento in cui i partner si riservano del tempo da passare insieme, al ristorante, nel week-end, hanno difficoltà ad uscire dalle conversazioni quotidiane sui figli, sulla casa, ecc. Ora, oggigiorno, con l’allungamento della vita e le evoluzioni cui ciascuno è sottoposto, non si hanno, riguardo alla coppia, le stesse aspettative in tutte le fasi della vita. Quello che sembra essenziale per un’epoca può apparire relativo cinque o dieci anni dopo. Occorre anticipare le conseguenze di questi cambiamenti, affinché i partner non si perdano l’un l’altro durante il cammino e non finiscano per rimettere brutalmente in discussione la loro unione. Perciò propongo loro di segnare un battuta di arresto, fuori da ogni contesto conflittuale, per fare un bilancio equilibrato. Ma affinché questo sia costruttivo, non deve ridursi a che ciascuno esprima le proprie frustrazioni, affermando il proprio punto di vista e ripetendo per tutto il tempo gli stessi rimproveri senza tenere conto della parola dell’altro … 
E allora in cosa consiste? Perché gran parte delle coppie non arriva ad uscire da questi “dialoghi tra sordi”?
Parlare della propria coppia con il proprio partner resta un esercizio difficile. Sarebbe come volersi sollevare dalle proprie bretelle, se posso azzardare questa immagine. Significa parlare di se stessi, ma non solo. Significa parlare di se stessi e di ciò che si è all'interno di questa entità di due persone che costituisce la coppia. In questo preciso contesto, la comunicazione può essere la migliore o la peggiore delle cose, poiché può rapidamente trasformarsi in una partita di ping pong. I partner pensano di dialogare quando ciascuno fa un monologo. Nella coppia, se non ci si fa attenzione, si è presto intrappolati in un ruolo; c’è il lamentoso, l’aggressivo, il collerico, l’infelice, ecc. Se si resta incastrati lì dentro, non c’è alcuna possibilità di stabilire una vera comunicazione. Questa dovrebbe aver luogo in una situazione di calma in modo da permettere ai partner di verificare le difficoltà che s’incontrano e di testare le loro capacità di adattamento e di creatività di fronte a questi problemi.
Quali restano le questioni più difficili da affrontare per una coppia?

Come superare la crisi di coppia

Una coppia in difficoltà

La più delicata mi sembra sempre quella che gira intorno all'intimità. Come dialogare sulla propria vita sessuale ed amorosa, come dirsi cosa ci si attende, ciò che si prova, come trovare le parole quando si nasce da generazioni in cui non si parlava di certe cose. La sessualità deve instaurare una relazione, uno scambio di parole, e non essere un atto iniziato unicamente da uno dei partner. Perciò penso che sia benefico porsi certe domande, ad esempio: «Come vengono decise le pratiche sessuali nella mia coppia?», «Arriviamo, con un modello verbale o gestuale, a far comprendere le nostre attese al nostro partner?», ecc. Si sa quanto donne e uomini facciano fatica a capirsi; le prime rimproverano spesso ai secondi di preferire il silenzio mentre loro sono avide di scambi verbali.
Come fare?
Se le conversazioni tra uomini e donne sono lastricate di fraintendimenti, credo che sia dovuto prima di tutto al fatto che gli uomini utilizzano le parole per dire, mentre le donne fanno altrettanta attenzione al tono della voce e agli atteggiamenti del corpo che accompagnano le parole. Per loro, un silenzio o uno sguardo che sia dice ben più di una frase; è anche per questo che sono molto sensibili alle attenzioni che il loro partner ha, o non ha, per loro. Quanto agli uomini, se parlano meno, è perché danno più peso alle parole. È importante che ciascuno abbia coscienza del modo in cui l’altro concepisce e percepisce la comunicazione. Osservare il proprio partner è un buon inizio per capirlo.
Parlarsi equivale a dirsi?
Assolutamente no, anche se la parte che ci si tiene per se stessi varia a seconda delle coppie e dei momenti. Ciò nonostante, ci sono due principi che trovi sensati in ogni circostanza: il primo è che è preferibile non parlare del proprio passato sessuale, a meno che non si tratti di cose gravi che possono avere ripercussioni sulla vita attuale, ad esempio degli abusi o delle violenze. Altrimenti, sulla sessualità che si è potuti condividere con altri, occorre andarci con prudenza e pesare le proprie parole, poiché i fantasmi sono fragili. Conosco una coppia in cui il marito ha perduto ogni desiderio dopo la moglie gli ha raccontato che guardava delle cassette pornografiche con il suo precedente compagno. Il secondo principio è che occorre evitare di avere avventure che non hanno alcuna importanza. Attenzione, non parlo di relazioni. Lì, al contrario, occorre parlare, altrimenti si tratta di una menzogna organizzata che fa violenza all'altro.
Una coppia funziona molto sulla seduzione, dunque sul non detto. Non è contraddittorio con la comunicazione che consiglia?
Ma oggi la coppia è in pericolo! A forza di non detti, e dato che la parola non circola, diventa una sorta di partnership che pone le persone in una posizione fraterna l’una con l’altra. Ora, se c’è troppa fratellanza, non c’è più sessualità poiché la sessualità nasce dall'alterità e l’alterità si esprime attraverso il linguaggio.Di Renzo Editore

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog