Difficile dire quale sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso…ad ogni modo oggi voglio parlare di Social come fosse la ricetta di un frullato o di un soft drink…
Ricordate il gioco preferito quando eravamo studenti delle scuole medie (e preferito lo è tutt’oggi)? Nome, cosa, città, animali, mestieri etc. Bene. A volerlo reinterpretare in termini più attuali probabilmente le categorie diventerebbero queste: tweet,hashtag,blog, status, pin it…e già. Non se ne può davvero più, in senso buono, ovviamente.
Sul pianeta Social c’è vita! La dimensione virtuale è diventata la numero quattro, dopo il 3D. Ma entra prepotentemente nelle nostre vite ogni giorno al posto numero uno.
Dunkan Watts, esperto in scienze delle reti, intervistato giusto ieri da Wired, arriva a dire che la risposta alla crisi è nei Social network e aggiunge che sarà difficile trovarla.
Twitter, Facebook e Pinterest sono quindi i grandi “calderoni” dell’era social, nessuno sfugge al loro fascino, nemmeno fossero le sirene di Ulisse. Sarebbe troppo facile resistere.
Ho ceduto anch’io al richiamo delle hashtag più attuali del momento da #socialgnock a #obamashouldsing con la colonna sonora di Rudy Bandiera dedicata proprio a noi #MAGNIFICHE, da ascoltare appena sveglie.
Ma, attenzione!
- Ciascun ingrediente di questo drink va aggiunto in modalità qb e non ql.
- E’ necessario poi un buon apporto “nutritivo” perché i contenitori senza contenuti non piacciono a nessuno.
- Gli effetti collaterali potrebbero essere devastanti, trattandosi di rischio dipendenza, come quella per gli alcolici, gli stupefacenti, le slot machine etc etc.
In realtà questo soft drink che vi ho appena illustrato non è mai da preferire ad un buon caffè con un’amica o ad una passeggiata al parco…la vita reale è troppo bella per non essere vissuta, anche se non mancano preoccupazioni e dispiaceri.
A buon intenditor, poche parole.
Baci.