Magazine Politica
Temo che per il popolo viola sarà difficile trovare risposta adeguata ad Adolfo Scotto di Luzio (Il Foglio, 9.7.2010). Sotto un Inculateci tutti che nel titolo sta a graziosa parafrasi dell’“intercettateci tutti”, diventata la parola d’ordine contro la legge-bavaglio, il nostro stila una diagnosi rubricata Psicoanalisi dei messaggini viola, nella quale la protesta contro il disegno di legge che vieterebbe la pubblicazione delle intercettazioni è definita “esplosione di fantasie sadico-orali”. Orali, ma pure anali, perché “nel fronte antiberlusconiano si aggira a piede libero il bambino perverso polimorfo del dottor Freud” ed evidentemente tra polimorfismo e pleomorfismo non c’è troppo da star lì a trovare il pelino.“Quelli che scrivono nei blog aspirano a essere intercettati nella speranza di un riconoscimento […] Si immaginano lì, davanti all’oggetto del proprio odio, finalmente, con la possibilità concreta di arrivare a toccare, colpire, lordare chi di solito sta lontano ed è irraggiungibile […] I blog sono muti, ma il segno grafico, le maiuscole, l’uso enfatico dell’interiezione simulano la voce e disegnano un gesto, quello della bocca spalancata appunto, dei muscoli del collo tesi fino allo spasimo, dei denti messi in evidenza [...] Fermiamoci un momento e pensiamo sul serio alla pretesa viola di essere intercettati tutti. Tutti qui vuol dire tutti i nostri pensieri, i nostri desideri, le cose di cui andiamo orgogliosi e quelle che vorremmo dimenticare. Tutti non può che significare tutta la sfera della nostra soggettività. E allora che significa davvero questo slogan così pericoloso? La trasparenza come corazza è il modo per rendere l’Io inaccessibile”.E che cazzo vuoi obiettare? Meno male che non mi sento viola, sennò sarei davvero in difficoltà.