Anche se annegato nel vago e nell’ovvio queste cose significano nell’ordine: accettare i massacri sociali che Usa ed Europa imporranno per darvi i soldi necessari a non andare in default che sarebbe molto peggio per noi che per voi; far sparire dalle strade le squadracce naziste che abbiamo finanziato e armato; sopportare se necessario una probabile perdita della Crimea.
A questo proposito, grazie a Wikileaks, abbiamo già un’idea delle “riforme necessarie” grazie al report di un colloquio avvenuto nel 2010 tra Viktor Pynzenyk, ministro delle finanze sotto la patriota Timoshenko (quella che per salvare i profitti della sue società, tutte installate a Cipro, accettò che l’Ucraina pagasse il gas russo al doppio del prezzo di mercato) e l’ambasciatore americano a Kiev. Il ministro fece sapere che il suo governo era disposto a una serie di misure pur di entrare in Europa. L’elenco lo si può leggere qui ma le più importanti e significative, sono queste:
- Aumento dell’età pensionabile di 2 anni per gli uomini e 3 per le donne ed eliminazione di tutte le facilitazioni per i lavori pesanti e/o pericolosi.
- Privatizzazione delle miniere di carbone
- Raddoppio dei prezzi del gas per gli utenti. Aumento del 50% delle tariffe di riscaldamento del 40% dell’elettricità. Questo cancellando la normativa che richiedeva il consenso dei sindacati per l’incremento dei prezzi del gas e anche quella che vieta ai fornitori comunali di interrompere immediatamente la fornitura in caso di mancato pagamento della bolletta.
- Aumento dei prezzi dei trasporti e cancellazione di trattamenti di favore per anziani e malati
- Abolizione di qualsiasi sussidio per nascite, dei pasti e dei libri di testo gratuiti per gli studenti
- Eliminazione delle esenzioni Iva per i medicinali
- Cancellazione dei regimi di riduzione dell’Iva per le aeree rurali
- Crescita delle tasse sulla benzina e aumento del 50% della imposte sui veicoli
- Pagamento del sussidio di disoccupazione solo dopo i primi sei mesi di lavoro
E’ solo un esempio tra i tantissimi tagli di welfare a una popolazione poverissima e tra l’altro investita da un calo delle nascite mostruoso: dalla fine dell’Unione sovietica la popolazione Ucraina è diminuita di 10 milioni tra espatri e calo di natalità. E, come dire, sono provvedimenti che hanno ormai una triste aria di famiglia, essendo più o meno gli stessi dei Paesi sottoposti alla finanza.
Immagino che oggi le condizioni siano più pesanti e sono davvero curioso di vedere con quale faccia e con quali scuse i “libertador” al servizio di Biden e della Merkel le giustificheranno. Tanto per vedere, magari c’è qualcuno anche più bravo di Renzi