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COME TI SPACCIO LA FAMIGLIA (We’re the Millers)

Creato il 13 settembre 2013 da Ussy77 @xunpugnodifilm

come_ti_spaccio_la_famiglia_posterI Millers: famiglia costruita a tavolino per divertirsi un pò

La parodia della famiglia americana è servita. Peccato che confonda la trasgressione con la volgarità gratuita.

David, uno spacciatore di quart’ordine, dopo essere stato rapinato, è costretto ad accettare un pericoloso incarico: trasportare una “partita” di droga attraversando il confine tra Messico e Stati Uniti. Per riuscire a passare il confine inosservato decide di travestirsi da perfetto padre di famiglia, “ingaggiando” come moglie la spogliarellista Rose, come figlia la sbandata (e senzatetto) Casey e come figlio l’impacciato Kenny.

Come ti spaccio la famiglia (l’orrendo titolo italiano di We’re the Milers) conferma il trend della commedia targata USA, nella quale la volgarità troppo spesso prende il soppravvento e rilascia risate sguaiate e inverosimili. Difatti ci si ritrova a osservare una pellicola on the road che tramuta i personaggi in macchiette sociali e che rincorre il finale a lieto fine (velatamente) zuccheroso. L’impronta è quella anni 80 di National Lampoon’s Vacation, nel quale una famiglia normale (?) si ritrova in situazioni anormali. Diversamente in Come ti spaccio la famiglia la famiglia è costruita a tavolino e le situazioni si moltiplicano, superano il limite e si inseriscono in un contesto sbiadito, che accomuna action e buoni sentimenti. Difatti Thurber (il regista) gioca con gli stereotipi e con il simulacro della famiglia felice della middle class americana; tuttavia il suo è un gioco sterile, che piega a suo piacimento linguaggi e mode del terzo millennio, epoca disillusa e irrimediabilmente cinica.

Come ti spaccio la famiglia non convince e perde il filo del discorso nel momento in cui si lascia andare alla scurrilità e a un’effimera catarsi, non solamente dichiarata, ma pateticamente telefonata dalle prime sequenze. Nonostante questo si ride (e parecchio), ma grande merito non va alla sceneggiatura (che alla lunga scricchiola in modo evidente, lasciando troppo spazio a imprevisti e a casualità varie), ma agli interpreti Sudeikis, Aniston (in splendida forma) e al giovane Will Poulter, l’ imbranato Kenny, che grazie al suo apporto conferisce alla pellicola dei piccoli attimi di piacevolezza.

Commedia dalla forte volontà d’intrattenimento, Come ti spaccio la famiglia si lascia guardare senza remore e in modo disinteressato, ma non lascia strascichi d’interesse, temi da approfondire e obiettivi. L’importante è prendersi in giro e dimostrare che l’apparenza inganna. E tanto anche.

Voto: **

Uscita al cinema: 12 settembre 2013


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