Il desiderio di andarsene si fa sempre più presente, è come una necessità, un bisogno fisico di muoversi, una spinta che viene da dentro e ti dice che è ora di dare una svolta, di smetterla di accontentarsi e di fare qualcosa per sé stessi.
PER TROVARE IL CORAGGIO DI PARTIRE SERVE: OTTIMISMO
Non si può sempre riempirsi la testa di dubbi e paure pre-partenza, perchè si finisce per sprofondarci rinunciando, poi, a qualcosa che invece sognavamo, magari, da molto tempo. Cercare di essere ottimisti funge un po’ da effetto placebo, essere positivi e cercare di sperare sempre nel meglio, sicuramente aumenta le possibilità di riuscita di qualsiasi cosa.
PER TROVARE IL CORAGGIO DI PARTIRE SERVE: AVERE UN OBIETTIVO
Sembra una cosa da niente, ma avere ben chiaro nella propria testa lo scopo finale del viaggio, o del vostro trasferimento all’estero, aiuta moltissimo a livello di motivazione. Quando si ha un obiettivo da raggiungere si è sicuramente più spronati a farlo, soprattutto se è qualcosa in cui credete fermamente. Non ha importanza se l’obiettivo da raggiungere sia il semplice imparare o migliorare una lingua, oppure il realizzarvi in qualche campo, o ancora riuscire a fare di quel luogo la vostra nuova casa, la cosa importante è che sia qualcosa in cui voi crediate e che desideriate davvero.
PER TROVARE IL CORAGGIO DI PARTIRE SERVE: SELF-CONFIDENCE
Il segreto è credere profondamente nelle proprie capacità. Se voi siete convinti di potercela fare, tutti saranno indotti a crederlo (anche nei colloqui è fondamentale dimostrare, o per lo meno sostenere fermamente di essere in grado di svolgere al meglio quella mansione) e, sicuramente, vi sembrerà più facile raggiungere l’obiettivo che vi siete prefissati.
Avere fiducia in sé stessi aiuta anche a farvi forza nei momenti in cui vi sembrerà di non farcela, a ricordarvi che se avete trovato il coraggio di partire, troverete il coraggio anche per fare tutto il resto.
CONSIDERAZIONI
Forse questo post un po’ l’ho scritto anche per me stessa, anzi, quasi sicuramente. Sono mesi che mi frulla nella testa l’idea di partire, di nuovo, e questa volta per inseguire un sogno, ma spesso mi faccio prendere dai dubbi, dalla paura di non farcela, ci penso e ci ripenso e ancora non ho deciso la meta. Credo nel mio sogno, ci credo profondamente, ma tra il dire “parto” ed il “son partita” ce ne passa di acqua sotto i ponti. Questo post serve a me (come spero a molti di voi) come memorandum, come una sorta di biglietto appeso al frigo e che mi ricorda il perché non devo demordere, di dare tempo al tempo e di credere nei sogni, perché, come diceva Cenerentola, “i sogni son desideri di felicità” e io di certo non voglio farmela scappare.