Trovare buoni romanzi, ottima narrativa che abbia al centro la tematica gay non è semplice, poiché oggi c'è una grande e disordinata proliferazione di prosa specializzata nella parte omosessuale dell'amore.
Come fare per orientarsi nella sterminata produzione letteraria, per trovare opere nelle quali il mondo gay sia rappresentato nella sua vera dimensione? Nel mondo di oggi l'omosessualità è uscita dal ghetto e cammina libera, alla luce del sole e reclama una letteratura che se ne occupi, che descriva la sua vera realtà.
I romanzi che trattano dell'amore gay, incluso l'aspetto sessuale, debbono uscire dalla condizione di clandestinità a cui erano stati condannati nel passato e stare accanto alle migliori opere che trattano e decantano l'amore etero.
Un gay deve avere dei modelli di riferimento, deve sapere quant'è meraviglioso amare un'altra persona dello proprio sesso.
Questa nuova narrativa deve dare spunti per sognare, fornire modelli di pensiero finalmente liberi dai vecchi pregiudizi. Mi colpì, anni fa, la confessione di un ragazzo gay, che disse: "Per gli etero c'era Baglioni, Prevert, i Baci Perugina, il Tempo delle Mele... Per noi non c'era niente".
Questo è il tempo in cui stanno per venir fuori opere che parlano dei gay, per i gay e per tutte le altre persone che vogliono comprendere la realtà che si trova oltre il loro recinto.
Tornando alla domanda iniziale: "come trovare la buona narrativa gay", occorre distinguere la narrativa dalla letteratura porno-erotica, che ha una sua dignità, ma che si esaurisce nella descrizione del "delirio" sessuale, trascurando di rappresentare la vita al di fuori di questo (importantissimo) aspetto.
Ci sono poi i romanzi d'amore definiti romance m/m (male/male, ossia maschio-maschio), che sono scritti perlopiù da autrici donne americane.Per quanto lodevoli, questi romanzi non rappresentano il modo di pensare degli uomini gay e le storie che descrivono si muovono in una realtà molto diversa da quella italiana.
Va dato atto però a questo filone di letteratura "rosa", o forse si dovrebbe dire “fucsia”, di aver fatto scoprire al pubblico femminile occidentale la realtà del mondo gay, del quale - a parte le caricature del passato - gli eterosessuali non sapevano niente.
Un ragazzo gay che cerchi nella letteratura dei momenti per identificarsi e per non sentirsi "diverso", dovrebbe leggere innanzitutto un classico scritto cent'anni fa: "Maurice" di E. M. Forster e pubblicato postumo nel 1971.
Un altro libro fondamentale è "La vita perduta delle gru", di DavidLeavitt.Altro caposaldo da non perdere è "Mentre l'Inghilterra dorme", sempre del Leavitt.
Mi piace anche il libro "Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà" di Insy Loan, libro molto godibile, scritto qualche anno fa. Non conosco Insy, ma ho letto il libro e mi è piaciuto ;-)
Non cito altri libri perché vorrei dire basta con i romanzi dove i gay finiscono male, uccisi, suicidi, esclusi ecc. ecc. Come se un po' se la fossero cercata. Ma perché?
Nella realtà di oggi, sempre più giovani uomini gay vivono la loro vita felicemente, alla luce del sole, allo stesso modo delle coppie etero.
Per quanto riguarda la scelta della nuova narrativa gay, proporrei un metodo abbastanza facile.
- Innanzitutto leggere la sinossi, o quarta di copertina, come viene spesso definita. Se è scritta con i piedi e se la consecutio temporum è andata a farsi friggere, direi di non comprare.
- Se la trama è complicata con colpi di scena pazzeschi, morti ammazzati compresi, direi che state comprando un thriller dove uno o più personaggi sono gay.
- La copertina può dare un'idea, ma non è vincolante. Certe volte è bravo il grafico, ma lo scrittore fa pena.
- Il metodo dell'anguria è meglio. Se l'autore ha pubblicato qualcosa di gratuito, potete leggere quello e farvi un'idea di come sarà il romanzo. A tal proposito, su alcuni siti, come quello di Google, si possono leggere gratuitamente ampi stralci di tanti romanzi, così da valutare se meritano o no l'acquisto.
Leggere fortifica l'anima. Leggere fa crescere.Auguri.