Se lieve sulla pista di ghiaccio io vedo una fanciulla
che forma aeree figure danzanti, e sicura volteggia, salta, si leva e atterra,
è a te che penso, a te paragono la sua leggerezza.
“Come una libellula”.Raffaele La Capria
Un articolo e un’intervista sul Fondo Librario, Aino Suhola, il circolo dei lettori di poesia e il Centro Libellula
di Maurizio Lancellotti uscito su Il Nuovo, novembre 2013
Il 4 Ottobre 2013 l’Associazione Culturale “Libellula” di Morlupo, sita presso il Centro Libellula (in via San Michele, 8) ha aperto ufficialmente il secondo anno dalla costituzione del Fondo Librario di Poesia Contemporanea, posto all’interno della sede, nella prima delle due sale, mentre la seconda è deputata agli incontri fra i soci, i quali possono accomodarsi nei posti adiacenti alle quattro pareti della stanza, in modo da costituire un vero e proprio circolo.
Oltre trenta persone hanno aderito, poeti e appassionati di poesia, alternandosi nella lettura di propri versi, ovvero di una poesia ritenuta significativa, a partire dai libri del fondo librario.
L’incontro ha preso avvio con la lettura di un lavoro coordinato dall’ideatrice del fondo librario nonché promotrice del Centro Libellula, Viviana Scarinci e supportato dalla traduttrice Hanna Suni: si tratta della traduzione di una poetessa finlandese, Aino Suhola, classe 1950, laureata in filosofia, giornalista e scrittice, la quale in un’intervista a cura della Scarinci si è definita “l’avvocato dell’individuo minuto e della sua grande umanità”, “capace di accusare, perché stufa dell’immagine creata dal mercato”. Il volume tradotto, il cui titolo originale è “Rakasta minut vahvasksi”, reso con “Amami per rendermi forte”, del quale è prossima la pubblicazione in Italia (ndr. il testo è stato poi pubblicato nel dicembre 2013 da L’Iguana editrice) mostra l’amore come uno strumento femminile per il riconoscimento e della paura dell’abbandono (frequente, nel testo, la denuncia della “paura” e della mancanza di “amore incondizionato” in una umanità che consuma merci e persone alla ricerca spasmodica dell’approvazione, tralasciando così l’unica possibile fonte di felicità, che risiede secondo la poetessa nell’incontro con l’altro, nel dargli amore senza attendere nulla in cambio). Quindi, si sono alternate letture di classici (Omero, Dante) a letture di poeti contemporanei, inclusi i testi di alcuni dei presenti, fra i quali va segnalata una bella poesia su Morlupo e più in generale sulla perdita d’identità dei nostri luoghi così come sul conformismo dilagante . All’incontro hanno partecipato uomini e donne di tutte le età, da un ragazzo ventisettenne che ha letto alcuni versi in memoria di un amico scomparso ad un’anziana signora che ha messo in versi la sua vita.
Questo tipo di incontri sarà ripetuto tutti i primi lunedì del mese alle ore 18,00. Con l’occasione, abbiamo rivolto a Viviana Scarinci alcune domande per approfondire i contenuti delle attività del centro da lei promosso.
Qual è stata finora la risposta degli autori e dei lettori alla sua iniziativa?
La partecipazione l’anno scorso è stata sorprendente. Ad esempio, al Poetry Slam che abbiamo organizzato a giugno si sono iscritti 31 poeti provenienti anche da zone non propriamente limitrofe. E ciò ha rappresentato un grande risultato, proprio perché uno dei principali problemi della nostra area territoriale è a mio avviso la mancanza di una rete informativa che si occupi della diffusione delle notizie che riguardano soprattutto le realtà locali di natura culturale.
Qual è in sintesi il bilancio del primo anno d’attività e quale il programma di massima per il prossimo?
Grazie al nostro lavoro nell’organizzare eventi e progetti, a poco a poco il Centro Libellula è diventato un luogo in cui i soci possono proporre agli altri soci i propri saperi dal punto di vista informativo, anche attraverso progetti autonomi da sviluppare con il supporto dell’Associazione.
Cosa l’ha spinta a mettere in piedi un fondo librario? Di cosa si tratta e come funziona?
L’idea del fondo librario nasce dalla necessità di creare un luogo in cui possano convergere e essere consultabili i libri di poesia, che sono i più difficili da leggere, i più difficili da comprare. E attorno a questo luogo creare pretesti per far vivere i libri, raccontandoli, facendoli conoscere.
Le amministrazioni locali e le scuole sono apparse sensibili alla sua iniziativa culturale? Vi sono dei momenti di interscambio o collaborazione?
E’ stato grazie all’interessamento ufficiale del Comune di Morlupo che il fondo librario ha ottenuto il patrocinio di biblioteche di Roma. Quest’anno il Liceo Scientifico Piazzi di Morlupo ha confermato un progetto importantissimo per la nostra associazione: un ciclo di tre conferenze in cui tre poeti contemporanei hanno avuto e avranno modo di parlare direttamente ai ragazzi della loro esperienza autoriale e esistenziale. Inoltre, l’associazione collabora felicemente da tempo con diverse realtà istituzionali, e non, del territorio attraverso quelle iniziative che ci paiono rivolte in senso positivo alla comunità.
Mi congedo da Viviana Scarinci augurandole di riuscire nell’operazione culturale che mi sembra aver avviato con passione ed impegno.