Quante volte, una volta conclusa l’elaborazione di una foto, hai pensato che ti sarebbe piaciuto sperimentare delle regolazioni totalmente diverse?
A me è successo spesso. Per sperimentare elaborazioni diverse di una stessa foto, in programmi come Photoshop è necessario salvare fisicametne sull’hard disk diverse copie della foto. Se in più non hai conservato l’originale, dopo aver salvato la prima elaborazione non è più possibile crearne un’altra ex novo.
Per venire incontro a questa esigenza, Lightroom fornisce lo strumento delle copie virtuali. Esse sono copie che non occupano spazio su disco e danno la possibilità di creare rapidamente infinite elaborazioni diverse di uno stesso scatto.
In questo guest post sul sito di Marco Crupi, spiego in dettaglio come usare le copie virtuali: Lavorare con le copie virtuali in Lightroom – Tutorial.
Per approfondire le tue conoscenze, dai anche un’occhiata ai libri su Lightroom in vendita su Amazon. Ti guideranno a conoscerne velocemente tutte le funzionalità.