Interessanti i risultati di questa indagine condotta da Forum PA su un panel di stakeholders (principalmente operatori pubblici e privati) sui principali ostacoli alla piena valorizzazione dei beni culturali e sulle modalità per il superamento di tali problemi. I dettagli dell’indagine e i principali risultati sono illustrati nella presentazione.
Due le cose che mi sembrano interessanti da sottolineare.
La prima è che – nonostante tutto – la mancanza di risorse economiche sufficienti è considerata il principale problema in misura minore, rispetto ai limiti di carattere organizzativo. I pochi soldi, insomma, potrebbero essere utilizzati meglio e in maniera più efficiente.
La seconda è che la collaborazione pubblico-privato e la costruzione di reti con i soggetti presenti sul territorio viene indicata come soluzione sotto due diversi profili: per il superamento degli ostacoli economici, e per il reperimento delle competenze eventualmente mancanti.
Dal mio punto di vista, il punto infatti non è tanto che la PA è inadeguata o insufficiente, ma che non può più essere un mondo a sé stante, chiusa alle esperienze e ai saperi del territorio.
L’importante è però che questi rapporti siano davvero vantaggiosi per tutti e non solo per i privati direttamente interessati. E che i privati coinvolti siano effettivamente competenti ed efficaci.