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Cometa ISON: il nucleo potrebbe essersi frammentato?

Creato il 18 novembre 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Cometa ISON Waldemar Skorupa

Credit: Waldemar Skorupa spaceweathergallery.com

Dopo l'improvviso outburst che ha catapultato la sua luminosità alla soglia della visibilità per l'occhio umano, la cometa ISON è stata osservata da tutto il mondo con e senza strumentazione.
Ad occhio nudo appare come una debole macchia bassa sull'orizzonte, poco prima dell'alba, ma le immagini che ogni giorno arricchisconoil catalogo sono sempre più sorprendenti.

Lo "sfogo" di qualche giorno fa non sembra essere un evento transitorio e la cometa continua a sfoggiare una lunga coda filante. Tuttavia, qualche dubbio rimane.
Anche se inizialmente avevamo trovato in rete solo uno studio che ipotizzava una possibile frammentazione del nucleo, ora è lo stesso team CIOC (NASA Comet ISON Observing Campaign) a prendere in esame tale possibilità.

Alcune osservazioni descrivono la presenza di una sorta di "ali", lasciando pensare che il nucleo non sia più un unico oggetto ma frammentato in più sotto-nuclei. Questi rapporti non sono giunti solo da astronomi amatoriali ma anche da autorevoli scienziati.

Cometa ISON Maximilian Teodorescu

Credit: Maximilian Teodorescu / spaceweathergallery.com

In effetti, l'outburst poteva essere il risultato di un'improvvisa disintegrazione parziale, così come era accaduto alla cometa LINEAR pochi giorni prima, oppure dovuto ad un normale incremento dell'attività, considerato che ormai manca poco al perielio.

Queste "ali" descritte sono spesso legate ad eventi di frammentazione ma potrebbero esistere altre possibilità.

Prima di tutto, il loro aspetto è notevolmente simmetrico e questo lascia un po' perplessi sul fatto che possano essere relazionate ad una disintegrazione che, invece, è in genere asimmetrica, spesso con frammenti riconoscibili anche nella coda della cometa (come era accaduto, ad esempio, per la cometa Hyakutake o la cometa 73P/Schwassmann–Wachmann).
Inoltre, prima dello sfogo erano stati segnalati diversi getti nella zona attiva, che adesso, sembra essere proprio la fonte delle ali.
Oppure, l'outburst potrebbe in realtà essere legato ad un aumento del vento solare o ad un'espulsione di massa coronale.

Per il momento però, non possiamo fare altro che continuare a raccogliere dati ed osservazioni per cercare di capire a quale scenario stiamo assistendo.
Se il nucleo della ISON si è realmente frammentato allora nei prossimi giorni assisteremo a cambiamenti drammatici, come un aumento della luminosità seguito da un'improvvisa diminuzione. Se, invece, le ali sono causate solo da una maggiore attività del nucleo, allora persisteranno e cresceranno ancora. Diversamente, se il comportamento della ISON è influenzato dal Sole, allora vedremo continue variazioni in accordo con i cambiamenti del vento solare.

Non possiamo che osservare ancora e tenere le dita incrociate: stay tuned!

Riferimenti:
www.isoncampaign.org/karl/did-ison-fragment


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