Immagine ripresa da waldemar skorupa il 16 novembre, 2013 @ Kahler Asten, Germany. Fonte – SpaceEwather- Gallery : http://spaceweathergallery.com/indiv_upload.php?upload_id=89753 . Dettagli foto: 2013-11-16T04:09 ut; ASA 8H Newton FLI 16803 cropped, FOV ~3,5°; 3x180sL and 1x120s RGB.
Ultime news dalla cometa ISON.
La cometa è stata osservata di magnitudine 5,5 il 16 novembre 2013. Questo significa che è almeno 10 volte più luminosa di tre giorni fa, prima dell’outburst. Ad occhio nudo appare di un colore grigio pallido ed è visibile poco prima dell’alba proprio in direzione est. L’osservazione con un telescopio è decisamente più spettacolare. La coda della cometa si apre per più di 3,5 gradi in cielo. L’astrofilo Waldemar Skorupa ha preso questa immagine da Kahler Asten, Germania. La sua coda è estremamente lunga. Si stima che abbia raggiunto gli 8 milioni di chilometri, il che significa una distanza pari a 21 volte la distanza Terra-Luna.
Dato che una gran quantità di polvere e gas si sta allontanando dal nucleo cometario è impossibile capire che cosa abbia prodotto l’outburst tra il 13 e il 14 novembre. Una possibile risposta potrebbe essere quella di eventuali aperture, una sorta di “vene” di ghiaccio fresco sulla superficie del nucleo che vaporizzano in modo rapido con l’avvicinamento al Sole. Una seconda possibilità è che il nucleo si sia frammentato.
“Se fosse così, dovemmo aspettare ancora diversi giorni prima di saperlo con sicurezza” ha affermato Karl Battams, astronomo del Comet ISON Observing Campaign della NASA. “Quando i nuclei della cometa si frammentano, non si ha come l’esplosione di una granata. In realtà, i pezzi cominciano lentamente ad allontanarsi con differenti velocità. Dato che il nucleo della Cometa ISON è avvolto in un enorme quantità di polvere che diffonde la luce e il gas, è piuttosto impossibile determinarlo almeno per un paio di giorni, e forse non fino a quando la cometa non raggiungerà il campo di vista dello strumento STEREO HI-1A il 21 novembre 2013. Dobbiamo aspettare che i pezzi si allontanino fino ad una distanza sufficiente, ammesso che non si sbriciolino prima”.
Fonte SpaceWeather.com – Comet ISON update - http://spaceweather.com/
Sabrina