Di tutte le comete che avrei potuto vedere quest’anno, anno delle comete, non ne ho beccata una e proprio mi dispiace. Avrei voluto rivivere quell’indefinibile emozione che mi suscitava Hale – Bopp quando la guardavo splendere sopra ai campi bui appena fuori Castel Maggiore. Mi piaceva e finché è rimasta ospite dei nostri cieli, ho cercato di non mancare l’appuntamento serale.
Mi avevano raccontato che ISON sarebbe stata lì, visibile al mattino prima del sorgere del sole e io ero pronta a metterla tra i motivi validi (pochissimi) per alzarmi, uscire di casa e affrontare un’intera giornata. Il fatto che sia evaporata mi ha profondamente delusa e lasciato nel cuore una forte … voglia di cometa. Certo con la voglia di cioccolato è più facile, ma ho comunque cercato qualcosa che potesse, se non darmi la stessa sensazione forte, almeno un po’ incuriosirmi.
Mi sono ricordata che nel 1986 era passata la famosissima Halley, quella del presepe, e così ho ripreso il libro di Paolo Maffei ” La cometa di Halley” alla ricerca di qualcosa di interessante. Questo libro è una fonte di preziose notizie, che spaziano in campi diversi :dall’ astronomia alla storia e all’arte. Arrivata al famosissimo quadro di Giotto con la
Giotto – Adorazione dei Magi 1304
Padova Cappella degli Scrovegni
realistica cometa rossa appoggiata sulla capanna, mi sono soffermata sulle ragioni a favore o contro all’ipotesi che Giotto abbia dipinto proprio la periodica Halley passata nel 1301 e non l’altra cometa visibile nello stesso anno. Mentre l’autore mi informava di non aver scoperto nessun documento che testimoniasse il colore rosso della seconda cometa ( il che avrebbe risolto ogni dubbio), ho capito che, forse, con un po’ di fortuna, avrei potuto vedere la mia cometa alternativa.
Una piccola ricerca in rete mi ha portato qui
Ho trovato stampe , libri, e scritti, che raccontano il passaggio di comete nei cieli di Bologna negli anni: 1742, 1739, 1737, 1682,1680, 1607. Molto interessanti, ma tutti testi e immagini irrangiungibili, conservati gelosamente in biblioteche e fondazioni. Ero quasi rassegnata a considerare la visita ( sempre mozzafiato) alla Cappella degli Scrovegni a Padova l’unico modo per vedere una cometa quando … ecco finalmente la sorpresa.
A Bologna ci sono ben due quadri che rappresentano comete viste nel 1532 e nel 1402 e queste opere sono custodite in due chiese : San Martino, poco nota ma con all’interno opere veramente pregevoli e San Petronio, bellissima e decisamente più conosciuta.
-
- Girolamo da Carpi- Adorazione dei Magi 1532 Chiesa di San Martino, Bologna
Sono facilmente raggiungibili e ne approfitterò per dare da vicino un’occhiata alle comete e agli altri tesori.
Volendo poi raccogliere altre stelle, nascoste in dipinti del passato potrei fare :
- due passi fino a Ravenna, per vedere, nella chiesa di Sant’Apollinare, un mosaico bizantino con la rappresentazione dei magi e relativa stella. Non una cometa ma un luminoso astro a otto punte.
- una gita A Firenze e durante la visita agli Uffizi, soffermarmi a guardare la stella dipinta sa Gentile da Fabriano nel 1423 nella Pala dell’A dorazione dei Magi.
- un passaggio per Siena e andare a caccia della stella nascosta nella Pala dell’Adorazione dei Magi di Bartolo di Fredi (1380)
e avendo modo di uscire dall’Italia, poi potrei fare
- Un volo al Musée Condé, Chantilly per rimanere incantata davanti alle miniature del “Très Riches Heures” du Duc du Berry (inizio del XV sec)
- una visita al Prado di Madrid e ammirare una Adorazione dei Magi (1612) di Juan Baptista Myno,
- un salto in Normandia al Museo della tapezzeria di Bayeux e vedere, tessuta sul famosisimo arazzo, la rappresentazione della cometa di Halley passata nel 1066 e rappresentata con un improbabile coda.
Questa presentazione richiede JavaScript.
E a proposito di code, da qualche giorno un belissimo gatto ( dall’aria paffuta direi: con legittimo padrone) dorme sui ripiani degli scaffali della mia cantina. Da quando l’ho scoperto, contribuisco alla sua alimentazione e, se non ronfa nel suo posticino preferito, mi basta scuotere la scatola dei croccantini perchè appaia sulla finestra si precipiti dentro. Quando scende dalla finestra un po’ assomiglia a una cometa con i baffi. Ha due nomi, Astro-gatto o Gatt-astro, dipende dall’umore: il mio.
astro-gatto o gatt-astro
Fonti