Magazine Politica Italia
Con 54 senatori su 315 e 108 deputati su 630 questo è l'esito della consultazione al Quirinale: sul suo blog Grillo scrive "il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari ‘foglie di fico’ come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma". Mentre la capogruppo alla Camera, Lombardi, dichiara: "finora non c’è stata data nessuna rappresentanza istituzionale a M5S, né la presidenza del Senato né della Camera, che sono state oggetto di mercanteggiamento tra i partiti. Non è stata riconosciuta la volontà popolare. Siamo il primo partito, abbiamo chiesto a Napolitano un mandato pieno per poter governare e chiedere la fiducia sulla base del nostro programma. E se Napolitano ci darà il mandato indicheremo un nostro nome come premier. Se ciò non accadrà chiederemo la presidenza del Copasir e della Commissione di Vigilanza sulla Rai”. Facciamo il quadro della situazione: un governo deve, Costituzione alla mano, avere il supporto di almeno 315 voti alla Camera e 158 al Senato (161 tenendo conto dei senatori a vita). Il M5S ne ha un terzo circa, in entrambe le camere, però pretende di guidare un governo. Cosa che presuppone di avere la fiducia del PD (630-340=290, se il PD non concede la fiducia non è possibile nessun governo da parte di chicchessia, e poi guardiamo in faccia alla realtà: anche se Bersani fosse d'accordo, quanti parlamentari del PD lo farebbero? E cosa ne penserebbero i milioni di persone che hanno votato per un governo Bersani?). Quindi 108 non valgono 108 ("uno vale uno"), bensì almeno 341. Meravigliosa la considerazione, degna di un adolescente un po' frustrato e coglioncello, che le presidenze di Camera e Senato sono stato oggetto di mercanteggiamento (sottinteso: cui loro si sono sottratti) ed in effetti è proprio vero, salvo soprassedere al particolare che gli eletti non sono stati oggetto di alcun "mercanteggiamento". Quindi, la Lombardi conclude che se Napolitano non affida loro il mandato, al M5S spettano le presidenze delle commissioni. Puro mercanteggiamento, oltretutto difronte al soggetto sbagliato, come parlare di pomodori dal gioielliere. Il M5S si sta avvitando come un caccia in picchiata, non stupisce che nei sondaggi (veri? falsi?) stia perdendo quota, come Bersani, e riguadagni Berlusconi. L'Italia sta perdendo un'occasione meravigliosa per liberarsi di catene ormai ventennali che la bloccano.