Non raccontare mai una storia se non ne conosci la fine. La mia è finita e non la posso che spargere ai quattro venti senza un inizio magico. La mia storia non va raccontata con 'c'era una volta' perché è una storia comune, di amicizia e amore. Una storia che inizia bene e che finisce male, tutto qua. Nel mezzo tutte le emozioni di cui sono stata capace, tutti i dolori che ho provato, senza poterci far nulla. La vita di un amore comincia e finisce in un battito di ciglia, finita, non ci si ostina a sedimentare rancore, si volta pagina. E nel voltare pagina ti rendi conto che è pesante, sembra un macigno. Sembra il più grosso volume mai letto, mai aperto. Dentro c'è scritto tutto quello che sei, che hai fatto, ciò di cui avresti bisogno. Ma nessuno legge, nessuno ti legge, anche se sei semplice e ti vorresti far amare. Hai ancora molte pagine bianche, come sei un po' più canuta, ora. Ricominci, perché si può sempre ricominciare, con grande affanno, sdegnata del filo che conduce i ricordi, ma vai. Le prime lettere che scriverai saranno tremule, come scrivono i bambini nello scrivere la prima volta, ma dopo un po' di esercizio sarai più spedita, veloce, forse scriverai parole confortanti o di nuovo parole di passione. Ora, intanto, comincia.
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