Ci vuole una discreta faccia tosta, lo so, a presentarsi così, senza neppure una telefonata o un biglietto per avvertire. E dopo quasi sei mesi, per giunta. Si, sono tornata. A casa.
In questi, molti, giorni di silenzio digitale ho vissuto l'emozione infinita e il privilegio assoluto di stringere tra le braccia la mia prima nipotina, di vedere il mondo attraverso i suoi occhi brillanti e curiosi, di sorridere al suo sorriso, di incantarmi nei suoi gorgheggi, di solleticare i suoi piedini cicciotti.
Ho riscoperto la bellezza di cucinare per nutrire chi ami: di impastare e tirare la sfoglia per farne tagliatelle da condire con sughi semplici e casalinghi, di tagliare verdure per zuppe gustose, di sfornare pane quotidiano e torte senza decori, con latte, burro e uova per saziare e curare e amare.
Ho riscoperto albe chiarissime, e orizzonti ampi, canzoni e ninnananne, filastrocche svedesi della mia nonna, per una piccolina che ne porta il bel nome.
Ho riscoperto il piacere di intrecciare tra le dita fili di lana e cotone delicato, gomitoli soffici di rosa e candidi lini, l'ago che scorre veloce tra le pieghe.
Ho riscoperto la gioia di avere la casa piena di risa, di chiacchiere e di abbracci, di incontri notturni in corridoio, di sussurri e sorrisi ad occhi semichiusi, di cene ad ore impossibili, di vagiti improvvisi ad interrompere vecchi film, di risvegli profumati di coccole e polvere di riso.
Ora torno qui. A raccontare e a leggervi. A conversare con voi, in questa mia cucina virtuale, a condividere pensieri e minestre, ricordi e dolcetti, risotti e chiacchiere .
Non vi prometto, però, di pubblicare a scadenze regolari, di offrirvi post notevoli, ricette favolose con ingredienti rari. Qui si cucinano cose semplici, servite in piatti bianchi, spolverate d'amore.
Per ora vi offro un caffè.
Le foto, come sempre, sono della Fotografa!