Solidarietà al Comitato “Blocchiamo il pozzo Pergola1”
Nei giorni scorsi in una partecipata riunione tenutasi in un ristorante di C.da Pergola di Marsiconuovo, si è costituito il Comitato “Blocchiamo il pozzo Pergola 1”;
L’affare è di quelli enormi in un territorio già ridotto a terra di conquista dai colonizzatori internazionali, grazie all’inerzia e al silenzio e a volte all’incapacità degli enti territoriali si tratta di un pozzo da cui si estrarranno 50/60.000 barili al giorno di petrolio pari al 5% della quantità complessiva estratta in Basilicata
Non è un caso che la richiesta di VIA sia stata formulata in prossimità delle festività natalizie sperando forse che le festività non consentano di poter puntualmente valutare la richiesta da parte degli Uffici Tecnici sempre sotto organico e beneficiare, di conseguenza, del silenzio-assenso dopo 60 gg. e ottenere di fatto l’autorizzazione a proseguire nello sfruttamento del suolo in c.da Pergola.
Dagli interventi è emerso che la maggior parte dei proprietari dei terreni interessati dalla richiesta di VIA non sono a conoscenza della richiesta formulata e che, dopo essere stati messi al corrente da altre persone, temono per la loro salute e il depauperamento del territorio, analogamente a quanto avvenuto in altri siti dove le perforazioni sono già in corso da qualche anno.
La presenza del segretario regionale dei Verdi di Basilicata ha lasciato ben sperare circa l’attenzione che si riuscirà a dare a questo neonato comitato le cui istanze saranno portate ai più alti livelli regionali anche se riteniamo che l’impegno per quanto meritevole non produrrà gli effetti sperati, salvo portare all’attenzione della stampa un problema che cadrà nell’oblio dopo qualche giorno.
Non si deve consentire che in un territorio dove sono già attive estrazioni di petrolio (Pergola 2 e Pergola 3) quasi tra le abitazioni, si perpetri questo scippo di sovranità della proprietà privata, della salute della gente e della distruzione di un territorio.
Le modalità di estrazione del petrolio in terra di Basilicata vengono svolte in totale spregio della salute dei residenti, della salubrità dell’ambiente, e le misure di sicurezza sono persino più blande di quelle adottate in territori desertici del continente nero, e tutto questo nell’assordante silenzio degli uffici regionali e dei nostri primi cittadini, nella voluta assenza di un ufficio regionale ad hoc.
L’avvelenamento dei nostri territori è peggiore dello scempio prodotto dai Casalesi nell’Agro Casertano, è peggiore dell’avvelenamento prodotto dagli incendi nella terra dei fuochi del napoletano, è peggiore dell’avvelenamento prodotto dalle concerie di Solofra, nell’assoluta indifferenza delle istituzioni.
Quali le ragioni per questo criminale silenzio che porterà alla distruzione della nostra regione? Quali le connivenze, quali le convenienze, perché questo velo di omertà che avvelena l’ambiente e a causa del quale saremmo costretti a subire patologie mortali e con noi anche i nostri figli?
Se le Istituzioni latitano bisogna che l’iniziativa parta dal basso, parta dalla gente, dai Comitati, dalle associazioni dai cittadini (non solo quelli della aree interessata ma da tutti i lucani, come avvenne per Scanzano quando la marcia dei 100.000 riuscì a fermare la Sogin).
Diversamente è meglio gettare la spugna e abbandonare questa regione che, per quanto sia ricca di risorse che stanno determinando ricchezze per multinazionali e per qualche basista locale, sarà presto ricca di sciagure per la salute dei suoi residenti.
Auspichiamo che il neo presidente della Regione Basilicata sia rivoluzionario anche per l’approccio a questo problema e che sappia tutelare gli interesse della salute dei lucani e del territorio dell’Ente che presiede.
Piena solidarietà e sostegno quindi al Comitato “Blocchiamo il pozzo Pergola 1” e disponibili a sostenerli in ogni manifestazione a partire dalla raccolta firme della petizione popolare che sarà presentata al Comune di Marsiconuovo, tesa ad opporsi all’autorizzazione per il pozzo “Pergola 1”
Chi lo volesse potrà sottoscrivere la petizione proposta dal Comitato “Blocchiamo il pozzo Pergola 1”, presso la nostra sede in Vicoletto Branca a Potenza – tel. Comitato13Ottobre: 339.338.335.6