#Comizidamore: dalle ceneri del @pdnetwork, una nuova Sinistra italiana ed europea #napolitanobis

Creato il 21 aprile 2013 da Intervistato @intervistato
Lo scrivevo in un articolo di qualche settimana fa: il PD, prima o poi, doveva fare i conti con la propria identità confusa, indefinita, a tratti irritante. E ciò è avvenuto. Ma nel modo peggiore: durante le votazioni per il Presidente della Repubblica. E ad "uccidere" il partito non è stata solo l'area renziana, ma anche quella bersaniana.
Ma è accaduto un qualcosa di molto peggiore dell'eterno scontro tra ex democristiani ed ex comunisti: in un momento socio-economico-democratico difficilissimo per il Paese, il PD si è diviso in varie correnti - tutte in lotta tra loro - che, chiuse nelle buie stanze del palazzo, hanno "bruciato" Marini e tradito Prodi - il fondatore del PD, il suo più autorevole esponente - pur di non darla vinta alla corrente avversaria. Tutto questo, In barba ai problemi del Paese, in barba al volere dei propri militanti ed elettori - che a gran voce invocavano l'elezione di Stefano Rodotà - in barba anche al leato alleato, quella Sel a cui è stata tesa una trappola indegna, nel meschino tentativo di farla apparire come "traditrice" di Prodi, coprendo così le proprie magagne.
E, badate, non servirà cambiare Bersani con Renzi, o cambiare la Finocchiaro con Richetti: ciò che rende il PD inadeguato e pronto ad esplodere in qualsiasi momento è - ripeto - la sua natura confusa, che frena la sua azione politica, il suo proporre all'opinione pubblica programmi che si identifichino chiaramente in uno schieramento conservatore o progressista.
Intanto, Sel ha - ovviamente - rotto i rapporti con questo PD, più interessato a sopravvivere che a rendersi utile per risolvere i guai dell'Italia. E Vendola, dopo aver detto di no a Napolitano e aver votato Rodotà, ha annunciato una prossima assemblea romana (per l'8 maggio) in cui iniziare a costruire il percorso per una "sinistra larga, popolare, di governo". "Non una nuova sinistra arcobaleno", ha precisato Vendola.
Non so bene di cosa si discuterà in quell'assemblea, ma sono certo di una cosa: serve una sinistra senza "centro" davanti né che si trascini appresso minoritarismi di testimonianza mortali per ogni ambizione politica e di governo. Una sinistra laica e moderna, antiliberista ed ecologista, che metta i diritti umani in cima ai suoi programmi politici. Serve una sinistra che sopravviva ai suoi dirigenti perché la sinistra è un qualcosa di molto più grande e nobile delle biografie di 2-3 leader politici e dei relativi partiti: la sinistra è la voce coraggiosa della disperazione che si incanala in una affascinante esperienza umana e quindi politica. La sinistra è, e deve essere, di proprietà del popolo.
La sinistra, come scrivevo qualche settimana fa, ha una tripla responsabilità in più rispetto alla destra: oltre a governare il presente, deve immaginare e costruire il futuro. E deve rendersi conto che la sua sconfitta è quella degli strati più deboli ed emarginati della popolazione. Deve capire che è quantomeno delittuoso lasciare costoro in balìa delle perversioni conservatrici della destra. Perché ovunque manchi sinistra, manca l'eguaglianza, il rispetto dei diritti umani e il rispetto verso il pianeta che ci ospita.
Serve coraggio. Servono esami di coscienza. Serve guardarsi in faccia. Ma questo non debbono farlo solo i nostri dirigenti politici: abbiamo il dovere di farlo anche noi semplici militanti. A partire dal chiedere onestà, competenza e coraggio. Coraggio nel difendere l'identità di sinistra, certo, ma anche nel non avere paura di indicare orizzonti che valichino i confini nazionali, perché il futuro della nostra civiltà si decide sempre di più fuori dall'Italia. E con questo non indico solo una probabile adesione al Partito Socialista Europeo da parte di Sel o del prossimo soggetto politico che verrà, ma anche una incisiva sterzata delle politiche europee, attraverso azioni politiche che vedano l'ambiente, il lavoro e i diritti umani farla da padrone. Perché l'Europa è nata e prosperata così, e sta morendo proprio perché ha sotterrato questi valori.
Sinistra, esci fuori, alla luce del sole. Non avere paura né della tua nobile identità né del tuo popolo. I tuoi comizi d'amore sono abbracci passionali alla vita e alla democrazia. Il futuro t'appartiene.

Fabio Nacchio | @NorthernStar88