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Commando

Creato il 05 maggio 2013 da Misterjamesford
Commando Regia: Mark L. LesterOrigine: USAAnno: 1985Durata: 90'

La trama (con parole mie): John Matrix, ex spaccaculi inarrestabile dell'esercito da tempo ritiratosi a vita privata con la figlia Jenny in una località segreta, viene contattato dal Generale Kirby, suo vecchio superiore, preoccupato che gli uomini della vecchia squadra del granitico John siano stati uccisi uno dopo l'altro.In realtà l'intera operazione è soltanto una copertura in modo che lo spietato Arius, aspirante dittatore di un piccolo paese sudamericano, possa scoprire dove vive Matrix per rapirgli la figlia e costringerlo a fare da motore al suo colpo di stato: peccato che il suddetto Arius e la sua allegra combriccola di criminali di guerra e di strada non abbiano fatto i conti con Schwarzy, che pronti via elabora un piano per sfuggire all'aereo che lo dovrebbe portare oltre confine, tornare indietro, ammazzare i responsabili del misfatto uno per uno e tornare a recuperare la sua Jenny senza lasciare nulla - se non polvere - per Kirby ed i suoi pronti ad arrivare troppo tardi come ogni cavalleria da film che si rispetti.
Commando

Di recente, scrivendo di Resa dei conti a Little Tokyo e toccando l'amarcord degli anni ottanta che di tanto in tanto torna a fare capolino nel cuore del vecchio cowboy, ho scoperto con orrore e raccapriccio della mancanza, tra le recensioni, di un post dedicato ad una delle perle più incredibili - in tutti i sensi, positivi e negativi - raccolte durante la mia infanzia e ai tempi di Paolo e della sua videoteca: Commando.Nonostante, infatti, la mia predilezione, tra i due action heroes per eccellenza di tutti i tempi, per Sly, la pellicola - se così vogliamo chiamarla - firmata da Mark L. Lester è stata, con L'implacabile e Predator, tra le più passate nel vecchio videoregistratore dell'allora casa Ford al pari di cult personali come Over the top, l'intera saga di Rocky, Sorvegliato speciale o Tango e Cash, nonchè esempio di totale implausibilità e trash ben sopra le righe notato già dai tempi in cui frequentavo le scuole elementari ed il Cinema non sapevo manco dove stesse di casa - neanche ora, dirà il Cannibale -.Eppure ancora oggi ritengo questa tamarrata di proporzioni leggendarie assolutamente divertente ed ancora "magica" da vedere, nonchè una vera e propria miniera d'oro di citazioni e sequenze cult, dall'apertura con Schwarzy sotto il sole con motosega nella destra e un tronco d'albero intero portato sulla spalla sinistra al collo spezzato al suo "guardiano" prima del decollo dell'aereo - "La prego di non disturbare il mio amico: è stanco morto", storica frase indirizzata alla hostess: impagabile -, dal salto dallo stesso velivolo prima del raggiungimento della quota di crociera al faccia a faccia a testa in giù con Sully - il David Patrick Kelly che i più attenti e cinefili ricorderanno per il ruolo dell'acerrimo nemico dei Warriors nel supercult I guerrieri della notte - fino all'assalto finale in cui John Matrix - un nome, un programma - rivaleggia con l'ultimo Rambo in quanto a numero di nemici uccisi nei modi più creativi - la sega circolare lanciata a mano pronta a scoperchiare la testa del primo malcapitato a tiro - e al confronto con il rivale Bennett, cattivo come soltanto negli anni ottanta ne facevano finito grazie ad una delle azioni più clamorose, pacchiane ed assolutamente tamarre che io ricordi.Come se tutto questo non bastasse, a fare da spalla all'Arnold di noi tutti troviamo Rae Dawn Chong, una delle prime attrici a provocare una certa quale serie di pensieri non proprio puliti nell'allora piccolo Ford, mentre nel ruolo della piccola Jenny è curioso ritrovare Alyssa Milano, divenuta nota negli anni successivi certo non per il suo look da innocentina acqua e sapone.Un supercult totale che a distanza di quasi trent'anni non mi sono ancora stancato di rispolverare una volta ogni tanto, nei momenti di maggior bisogno di uno stacco che permetta il minor utilizzo possibile del cervello e di dimenticare anche le giornate più pesanti, e che nonostante la qualità infima a livello tecnico - regia, script, sceneggiatura, interpretazioni - sopperisce alle lacune con un fascino assolutamente irresistibile e si fa voler bene come se avesse il potere di farci tornare bambini.Solo con un bazooka pronto a fare idealmente fuoco tra le mani.
MrFord

"BOOM, BOOM, BOOM, BOOM,
every time you drop the bomb,
you kill the god your child has born.
BOOM, BOOM, BOOM, BOOM."
System of a down - "Boom" -

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