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Commenti Chiarificatori

Creato il 06 dicembre 2013 da Pedroelrey

Ieri ho pubblicato un articolo di critica ad un’iniziativa lanciata da «Il Giornale». Le critiche non sono piaciute ad uno dei due reporter che realizzeranno, se si raggiungerà la soglia stabilita di raccolta fondi, uno dei servizi di “Gli occhi della guerra”. Il caso vuole proprio quello dal titolo più esilarante, paradossale: “Libia, il nostro petrolio è in pericolo servono 5000 euro”.

Il signor Gian Micalessin, “perde le staffe”, nonostante voglia immaginare che un reporter di guerra con un curriculum di tutto rispetto debba essere abituato a situazioni di stress emotivo, e la mette sul personale scrivendo nei commenti:

A Pier Luca Santoro alias “Il Giornalaio” non varrebbe la pena di rispondere. E’ uno dei tanti inetti del web che invece di “fare” sputa sulle iniziative degli altri. Rispondendogli so di attribuire ai suoi commenti un rilievo che non hanno. Ma vorrei ricordare un dettaglio. Il sottoscritto, Fausto Biloslavo, e Toni Capuozzo testimonial di Occhi della Guerra, lavorano da trent’anni nel campo del reportage a livello internazionale. “Il Giornale” è una testata nazionale di cui uno può condividere o meno le posizioni, ma che offre un punto di vista sulla realtà. Quali sono i meriti professionali del signor Santoro? Cos’ha fatto nella sua vita oltre a vantare una collaborazione con un fantomatico osservatorio del giornalismo europeo? Probabilmente nulla. Cari amici del web prima di criticare e sputare sentenze imparate a “fare”. E imparate una regola del giornalismo chiamare e chiedere l’opinione di tutti. Anche di quelli che intendete attaccare.

Per quanto riguarda ciò che io ho fatto nella mia vita professionale si rimanda alla sezione about, che evidentemente non è stata letta con sufficiente attenzione ma solo per trovare chi vi fosse a firma dell’articolo visto che mi si cita per nome e cognome, e, se d’interesse, al profilo Linkedin per maggiori dettagli. In riferimento all’European Journalism Observatory credo sia sufficiente visitare la pagina del sito web dedicata ai partner, tra cui spicca, uno per tutti, il Reuters Institute for the Study of Journalism dell’ Università di Oxford, per eliminare i dubbi pour cause del Micaselin.

Ciò premesso, rassicura, in caso di bisogno, la chiarificazione offerta dal reporter sullo spirito reale del crowdfunding, che secondo le dichiarazioni dovrebbe essere di costruire un rapporto più diretto con i lettori grazie al Web. Web contro il quale, in almeno due passaggi, si spara a pallettoni chiarendo con efficacia quale sia il reale vissuto.

Al Micalessin fa eco, in un altro commento, Luca Pautasso, che secondo quanto si legge sul suo profilo Twitter è social media editor per una trasmissione di La7, e che paradossalmente, nonostante il suo lavoro, parla di “socialqualunque 2.0″.

Sono commenti chiarificatori che confermano le reali intenzioni di un’iniziativa, mal congegnata, per recuperare visibilità da parte del giornale di famiglia, e di  quanto profonda sia, anche in questo caso, la distanza tra dichiarato ed il vissuto e il realizzato.

Grazie per la conferma all’ipotesi di lavoro. Keep trying.

Keep Trying


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