«Le primarie del PD a Milano sono taroccate. Il candidato sindaco del PD a Milano non sarà scelto da milanesi bensì da cinesi che sanno a malapena l’italiano». Così, oggi, il “progressista” Grillo insulta sul suo famoso blog i cittadini milanesi di origine cinese. Gli fa eco il suo degno compare – il leader della Lega Salvini – che sfotte “le file di cinesi ai gazebo del PD” concludendo “povera Milano”.
Ho delle notizie per questi due energumeni:
1) chiunque vota deve esibire la carta di identità con residenza a Milano, perciò è un milanese che ha diritto di votare.
2) Forse Grillo e Salvini non sanno che a Milano c’è una comunità cinese antica quasi un secolo, c’è gente di terza o quarta generazione. Leggetevi “Primavere e Autunni” (MilleOrienti ne ha parlato qui) un bellissimo libro a fumetti sulla storia della comunità cinese a Milano.
3) C’erano n° 1 fila di milanesi di origine cinese , davanti a n° 1 gazebo. Ma ovviamente le tv – alla ricerca di “colore locale” – hanno intervistato proprio “i cinesi” soffermandosi su quelli che sapevano meno bene l’italiano. Chissà perché…?
Grillo e Salvini fate compassione. Divertitevi ad andare a braccetto contro i diritti civili (vedi legge Cirinnà) ma risparmiateci gli insulti razzisti ai cittadini milanesi, di qualsiasi origine.
(Foto sopra: festeggiamenti per capodanno cinese a Milano. Photo: PORTA/PHOTOVIEWS)