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Commenti su Piovono accuse di razzismo da tutte le parti e io non ho neanche un ombrello da mettere sulla testa di pani

Da Luciamarchitto

 

donna stressata in ufficio 21/04/2015
“La sua tessera è scaduta, deve andare all’ASL per rinnovarla”
“Impossibile, legga la scadenza che c’è sopra: scade nel 2018” risponde
“Ho letto – dico – ma quando inserisco la tessera nel lettore  mi esce la scritta che è disattivata”.
La rimetto nel lettore, giro il monitor verso di lui. “Come vede non è valida. Forse ha cambiato domicilio e non ha comunicato il nuovo indirizzo all’ASL, potrebbe essere questa la causa”
“Sì, sì – dice – ma io devo fare per forza oggi gli esami del sangue”
“Se li fa adesso deve pagare tutto. Se invece va subito all’ASL e torna in mattinata con la tessera attivata non paga”
“No, no, devo farli adesso!”
“Va bene, allora vada allo sportello e paghi euro … , poi ritorna dall’infermiera, consegna la ricevuta e fa il prelievo”
“Io non posso pagare, non ho i soldi, io li devo fare adesso!”
Interviene una signora anziana “Forse è per il domicilio, lui è senza fissa dimora!”
“Ecco spiegato l’arcano! – dico – Scusi lei è una parente? Potrebbe fargli fare il domicilio a casa sua e la faccenda si risolve”
“Sono la madre ” risponde, poi si guarda in giro, punta lo sguardo su un gruppetto di persone di colore, abbassa la voce:
“Per quelli non c’è bisogno di niente, tanto gli fate tutto gratis e senza tessera!”
“Guardi che si sbaglia, ci sono stranieri con normale tessera sanitaria e hanno i nostri stessi obblighi, e altri senza tessera sanitaria perché irregolari, ma per avere diritto all’assistenza devono recarsi all’Ufficio Stranieri che rilascia un documento provvisorio e poi possono avere le cure. Voi dovete andare all’ASL, loro all’Ufficio stranieri, in fondo entrambi dovete fare qualcosa per avere un documento.”
“No, no, loro hanno tutto gratis e senza fare niente, lo so, lo dicono in giro e poi lo dice pure la televisione”
“Guardi in giro si dicono tante cose ma non è che poi sono tutte vere, per la televisione faccia come me: non l’accenda proprio che è meglio!”
Non è affatto convinta, guarda ancora il gruppetto, poi rendendosi conto che non ci sono alternative va all’ASL con il figlio.

22/04/2015
“Impossibile, non è scaduto, legga, qui. Senta io domani devo partire, io lavoro, io devo fare gli esami, adesso!”
“Bene, allora si rechi alla cassa, paghi euro … e poi le facciamo subito gli esami”
“La tessera la rinnovo quando torno”
“Mi dispiace, o paga o rinnova la tessera oggi altrimenti non è possibile fare il prelievo”.
“Sono vent’anni che sono in Italia, che pago le tasse, ho diritto ad essere curato!”
“Nessuno le sta negando questo diritto, soltanto deve rinnovare la sua tessera prima di fare gli esami del sangue”
“Vi comportate in questo modo solo perché sono straniero, ma sono qui da vent’anni!”
“No, guardi, non è per questo, anche chi non è straniero deve avere una tessera valida”
“E allora mi spieghi perché me l’hanno disattivata!”
“Non posso saperlo, non è che ha cambiato domicilio ultimamente?”
Non risponde, esce fuori dall’Ufficio, rientra ancora più agitato, mi porge il telefono:
“Parli con mia moglie!” urla
Prendo il telefono, anche la moglie urla e parla a raffica, capisco solo la parola ‘stranieri’.
Non rispondo, gli restituisco il telefono, alzo la cornetta del mio, chiamo l’Ufficio competente, gli passo la comunicazione, dopo una lunga, lunghissima, estenuante telefonata, si alza e se ne va.


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