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Da Luciamarchitto

9519_Ilteoremadelpappagallo_1314319283Sapendo che mi appassiona il pensiero matematico (non la matematica) mio marito mi ha regalato un libro: “Il teorema del pappagallo” di Denis Guedj.  Una lettura lenta dovuta non certo alla trama o allo stile di scrittura ma a tutti i concetti di matematica, geometria e algebra in esso contenuti. Mi sembra di capire tutto poi arrivano le formule e … casca l’asino, cioè io.
Un gran mal di capo questo libro!
Stasera mentre sono molto concentrata su due rette perpendicolari e una obliqua leggo il nome di Omar Khayyam, astronomo persiano, matematico di genio, filosofo e poeta raffinato. Mi fermo ed esclamo: ma questo io lo conosco! No, non è possibile! Allora appoggio il libro che sto leggendo vado in camera mia, mi avvicino allo scaffale, scorro con lo sguardo il bordo dei libri, tiro fuori “Il manoscritto di Samarcanda” di Amin Maalouf, lo apro:
Nulla, non sanno nulla,  non vogliono sapere nulla.
Guarda quegli ignoranti, dominano il mondo.
Se non sei dei loro, ti chiamano miscredente,
Non ti curar di loro, Khayyam, segui la tua strada. (Omar Khayyam)

Ecco dove avevo incontrato quel nome!
Questo è uno dei pochi libri che ho letto più volte e mi sa che dopo aver finito di leggere il Teorema del pappagallo, mi prenderò un Aulin e me lo rileggerò per l’ennesima volta.

Intanto proseguo la lettura del teorema, giungo a pag 295 dove si parla della straordinaria storia dello zero. Zero come nulla, zero come simbolo, un piccolo cerchio, che diventa un vuoto trattato come pieno. E da quella lettura sono passata a una ricerca in rete  e ho fatto un’indigestione di letture sulla storia dello zero, sul significato di cifra e di nulla, su come un semplice cerchio ha cambiato la storia della matematica e della nostra vita.
(In fondo alla pagina trovate alcuni link sulla storia dello zero)

Il caso ha voluto inoltre che io stessi seguendo un corso di filosofia e che in tale corso è saltato fuori il nome di Talete e nelle prime pagine del libro quale è il primo nome che incontro? Talete, appunto, che misurando la sua ombra calcolò l’altezza della piramide di Cheope.

La lettura prosegue e la narrazione si sposta dalla Persia a Brescia, Brescia, sì, proprio Brescia, la città in cui vivo, per parlare di Tartaglia e della sanguinosa azione dei Francesi il 19 febbraio 1512 e mi viene in mente che di questa storia ne sentii parlare lo scorso anno durante una lezione sulla storia dell’arte. Si parlava di un certo dipinto, quale, di chi? Non ricordo, mi sforzo, mi rabbuio, sono proprio invecchiata! non ricordo niente! Mi gira la testa, tutti questi rimandi, tutti questi incontri in un solo libro e tutti questi vuoti nella mia testa, questi zero assoluti, questi cerchi che non riesco a far quadrare, ah, la quadratura del cerchio! Ah, questi anni sulle mie spalle!

Passa il tempo benedetto della mia giovinezza,
Per dimenticare mi verso del vino.
E’ amaro? E’ così che mi piace,
Quest’amarezza è il gusto della mia vita.

e notte e giorno ho pensato per lunghi settantadue anni,
e l’unica cosa che seppi è che mai nulla ho saputo!
Omar Khayyam

Il libro è di 552 pagine, io sono arrivata a pagina 298, forse farò altri incontri, di sicuro altri mal di testa e tanta confusione che già non manca infatti, nel bel mezzo della visione del film Interstellar quando si parla della relazione spazio tempo, quando uno dei protagonisti prende un foglio, lo piega in due, fa un buco in mezzo e parla della sfera io penso al teorema del Pappagallo e mi si accavallano davanti agli occhi cerchi, ellissi, coni, una gran confusione di linee, curve, iperbole, e in mezzo a tanta confusione si affaccia prepotente un unico pensiero: nulla, io non so nulla! E il regista non si cura della mia nullità né della mia ignoranza, segue la sua strada. E io lo inseguo nello spazio che si curva. Attonita e stranita. Scavalcando o cavalcando i due tempi della narrazione con i bellissimi occhi di Murphy bambina, con la sua faccia che invecchia e quella di Cooper che resta sempre uguale, come l’amore al di là di tutto, e comprendo che l’audacia e la meraviglia sono le cose che stavo cercando.

http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/breve-storia-dello-zero-e-di-un-contagio

http://www.matematicamente.it/tesine/Borlengo-zero.pdf


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