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Compagne e compagni

Creato il 16 gennaio 2012 da Speradisole

COMPAGNE E COMPAGNI

COMPAGNE E COMPAGNI
Scrive Don Andrea Gallo:

Sono stato ad una festa dell’Unità in Toscana e uno mi ha detto:«Gallo lo sappiamo che sei irruento, ma ormai guarda che compagno e compagna non si dice più». E io sono rimasto un po’ perplesso. E quando mi hanno dato la parola ho cominciato: «Compagne e compagni!» e giù un applauso.  «Ma allora sei grullo» gli ho detto. Compagno significa “spezzare il pane”, cum panis, ed è chiaro che non siamo per i gulag, né con chi opprime; pensate al ’68 e alla primavera di Praga!Persino tanti nostri comunisti italiani avevano capito che un carro armato, sia che avesse la stella rossa sia che ne avesse una bianca, era sempre un carro armato!

Antonio Gramsci nel 1919  diceva: «Care compagne, compagni, amici, fratelli, sorelle, agitatevi, perché abbiamo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché abbiamo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate, perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza»

Ecco allora io dico ai giovani: ragazzi, organizzatevi, perché abbiamo bisogno della vostra forza, e soprattutto studiate, perché abbiamo bisogno della vostra intelligenza! E’ un cammino lungo la democrazia, io l’ho vissuto sulla mia pelle! Certo che c’è la speranza, però è una strada molto lunga, e soprattutto ci vuole l’incontro al di là delle divisioni tra destra e sinistra, ci vuole l’incontro dei valori. Ben vengano i valori costituzionali e liberali, me ben vengano i valori marxisti, dell’umanità, umanisti, e l’incontro con i valori evangelici, di un cristianesimo liberatore. Ci sono alcuni punti, che nella lotta per la nostra realizzazione come persone, devono essere imprescindibili.

-   La lotta per un reddito di cittadinanza e gli aumenti del salario;

-   Il rifiuto del piano Marchionne;

-   la battaglia contro la riforma Gelmini;

-   la difesa dei beni comuni dai piani di privatizzazione;

-   la lotta contro la devastazione ambientale e le centrali nucleari.

L’obiettivo prioritario è un diverso rapporto tra produzione, territorio e qualità della vita. E’ lo sforzo della democrazia e della giustizia in pericolo  Devono ripartire i conflitti sociali, senza i quali è impossibile qualunque cambiamento. I vertici dei partiti, dei sindacati, delle aziende, devono sempre temere che le cose li “scavalchino”.

(Brano tratto dal libro “Di sana e robusta Costituzione” di Don Andrea Gallo)

P.S. Grazie a Silvana [http://silvanascricci.wordpress.com/] che mi ha regalato questo libro.



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