Addio alle tariffe, arrivano i parametri. Sembra pronto il provvedimento (leggi in anteprima il testo) predisposto dal Ministero della Giustizia sui riferimenti per il calcolo dei compensi dei professionisti e degli importi a base d’asta nelle gare di progettazione, che ora andrà al vaglio del Consiglio di Stato (leggi anche “Compensi professionali, i riferimenti nel Decreto Parametri“).
Il nuovo provvedimento precisa, all’articolo 1, che il corrispettivo è composto da “compenso, spese e oneri accessori”.
Con l’articolo 2 si specifica che il compenso del progettista è dato dalla somma di diversi parametri:
- il costo delle singole categorie che compongono l’opera, determinato sulla base del preventivo redatto nella fase dello studio di fattibilità e in quella della progettazione, ma anche in riferimento al consuntivo inerente alle fasi di direzione esecutiva e collaudo dell’opera,
- la complessità e specificità della prestazione valutata in base alla categoria e alla destinazione funzionale dell’opera,
- l’impegno di base del professionista.
Sulle spese e gli oneri accessori, il decreto prevede una determinazione forfettaria con una percentuale del compenso pari al 25% per importo delle opere fino a 1 milione di euro e pari al 10% per importo delle opere pari o superiore a 25 milioni di euro.
Il testo del decreto cancella la possibilità, per le stazioni appaltanti, di aumentare o diminuire gli onorari del 60%, in modo discrezionale.
Infine, il provvedimento stabilisce che il compenso per rilievi plano altimetrici e rilievi dei manufatti, le relative restituzioni grafiche, per prestazioni di consulenza, analisi accertamento, se non determinabile analogicamente, è liquidato tenendo particolare conto dell‘impegno del professionista e dell’importanza della prestazione, nonché del tempo impiegato, con riferimento ai seguenti valori: professionista incaricato euro/ora (75,00); aiuto iscritto euro/ora (50,00); aiuto di concetto euro/ora (37,00).
Va avanti la riforma delle professioni, partita con il d.l. Liberalizzazioni che ha eliminato le tariffe professionali, poi con il d.P.R. n. 137/2012 per la riforma degli ordinamenti professionali, che regola tirocinio, formazione continua, pubblicità informativa e polizze assicurative e con il d.m. n. 140/2012 per la liquidazione del compenso in caso di contenzioso.
A chiudere il procedimento di riforma delle professioni resta la disciplina delle società tra professionisti, attualmente ancora in sospeso.