L’estate è tra le quattro, la stagione sicuramente più bella! E’ ricca di allegria e buonumore, grazie al sole e al caldo (a volte pure troppo!) che ci consente di stare all’aria aperta e di fare il pieno di vitamina D. Gli adulti rimangono più ore all’aria aperta, ne approfittano per camminare di più, godendo sino a tarda ora serale, della bella stagione. Va da sé che anche i bambini, piccoli o grandi che siano, stanno volentieri fuori dalle mura domestiche tutto il giorno, giocando e scorrazzando per i parchi, oppure nuotando al mare, facendo tutte quelle attività all’aria aperta, che la stagione consente. Tempo di feste ovunque, di tavolate in allegria, passeggiate mano nella mano, ma anche ahimè! Tempo di compiti delle vacanze. Croce e delizia, estasi e tormento, questa mole di libri già alle Elementari, con parecchi esercizi da svolgere! E qui arrivano le dolenti note, se si chiamano vacanze, anche il bimbo più piccolo, si domanda perché tutti i giorni deve passare almeno un’ora chino, su libri e quaderni, come fosse ancora a scuola, peraltro terminata ai primi di giugno. Come mamma, non avverto uno stacco mentale e psicologico vero e proprio, né nei bambini ma nemmeno in noi genitori, che bene o male dobbiamo seguire i pargoli nei compiti. E se non siamo noi genitori, (chissà perché ma quasi sempre la madre), sono i nonni, gli zii, i fratelli più grandi, oppure le baby sitters, che armati di volontà e pazienza al pari degli scolari, ripassano le tabelline e le doppie. Ci vuole parecchia onestà nell’ammettere che i compiti delle vacanze sono utili ed importanti e non sono un’incombenza fastidiosa estiva, per grandi e piccini. Non vi è confine mentale tra i mesi scolastici ed i mesi estivi, non vi è quel necessario stacco che consentirebbe all’alunno di capire, che la scuola è terminata e se ne riparla a settembre. Vi è solo un’assenza fisica prolungata dall’edifico “Scuola”, cambia la location, ma i compiti restano. Ora dovrebbe essere il tempo degli amici e dei giochi, sono giorni di sole e di lunghe nuotate, oppure sarebbe il momento giusto per intraprendere una nuova attività, che durante l’anno non vi è stato il tempo di svolgere. L’estate a mio parere, è anche il momento migliore per socializzare con amici nuovi, per mettere a posto gli scatoloni dei giochi, sarebbe il momento adatto per andare a far visita ai nonni in casa di riposo, facendo un’azione affettuosa nei loro confronti. Poi, magari, ai primi di settembre, un mini ripasso senza costrizioni ed accanimento “terapeutico” di quello che si è già comunque fatto, l’anno prima. E’ come andare in bicicletta: una volta imparato, non disimpari più, il resto lasciamolo fare agli insegnanti nei primi giorni di scuola, la classe tutta insieme allineata, in modo tale che i bambini non si possono sottrarre, ed i genitori non si riempiono di compresse per il mal di testa!
Questo è ovviamente il mio parere, aspetto con gioia i vostri ai quali sarò felice di rispondere! Fabiana.