Non è un dato particolarmente significativo.
Sarebbe più impressionante dire: tra poco compirò 13 lustri.
Si potrebbe anche dare più solennità al dato, dicendo: sono nato nella prima metà del secolo scorso.
Ecco, così l'informazione diventa più solenne, meritevole di rispettoso ossequio.
Mi sto preparando alla festicciola in famiglia.
Come regalo più bello, ci saranno le persone che amo, mia moglie Rita, mia figlia Valentina, le mie nipotine Beatrice e Alice, mancherà all'appello solo mio genero Pawel, assente giustificato per motivi di lavoro.
Riceverò altri regali, a sorpresa.
Spegnerò 65 candeline con un solo soffio (o tenterò di farlo...).
Farò un discorso, di ringraziamento per ciò che ho avuto dalla vita e di augurio per ciò che vorrei ancora.
Soprattutto l'augurio mi crea problemi, sono così tante le cose che vorrei che è impensabile riuscire a esprimerle tutte prima che le bollicine si fermino nel bicchiere.
Un augurio mi sento di scriverlo già adesso sul blog, proprio in considerazione del fatto di essere nato nella prima metà del secolo scorso:
vorrei che finisse il turpiloquio,in televisione, sui giornali, nei libri, su internet,per strada,al ristorante come nella tavola calda,sui treni, aerei e navi,nelle chiacchere oziose tra conoscenti,nelle scuole soprattutto,di ogni ordine e grado.Vorrei che il linguaggio da caserma,uscito dalle caserme 40 anni fa,tornasse come minimo nelle caserme,e da lì sparire.