Compleanno con Giotto o Michelangelo?

“Quest’anno festeggio col David di Michelangelo o la Primavera di Botticelli? E per la cresima del bambino, è meglio il Bargello o il giardino di Boboli?”. Forse sogna discorsi del genere chi ha protestato, indignato, alla notizia della pubblicazione del tariffario del Polo museale fiorentino per il noleggio di luoghi storici per eventi. Forse ha pensato che tutti noi, d’ora in avanti, festeggeremo i nostri compleanni al museo anziché al ristorante. Ma quando mai? Tali luoghi si affittano da decenni oramai, come mostra anche il sito web del Polo museale fiorentino, e in questo il Polo è in buona compagnia con musei, ville e castelli in ogni angolo del globo. I Musei Vaticani fanno affari con le visite private serali alla Cappella Sistina: perché noi italiani non dovremmo farlo? Perché dovremmo essere cornuti e mazziati? Servono ovviamente delle regole precise che evitino la ribollita sociale a Pitti o, com’è accaduto tempo fa, la mostra d’automobili all’Ara Pacis. Ma sarebbero banali regole di buon senso, se noi italiani le volessimo rispettare. Solo che il buon senso ci manca e dunque non solo mettiamo le auto di fianco all’Ara, ma chiudiamo persino Ponte Vecchio per una festa privata. Follia pura: chi mai chiuderebbe un ponte, cioè una via di transito pubblica, per un uso privato? Diverso è il caso di luoghi come i musei che comunque sarebbero chiusi di sera, e quindi si possono eventualmente aprire per occasioni straordinarie. Ma straordinarie davvero e con regole precise, a partire dall’obbligo che la mattina dopo tutto dovrà essere più immacolato che pria. E invece al teatro di Taormina, dopo spettacoli o sfilate di moda, rifiuti, tavolacci e tubi innocenti vagheggiano per giorni, sotto gli occhi allibiti dei turisti stranieri. Insomma abbiamo inventato il nostro nazionalissimo “affitto all’italiana” accaparratore e vandalico, anziché rispettoso di regole e decoro. E allora ha ragione chi protesta. Allora ci meritiamo davvero di essere cornuti e mazziati.