Con Francesco Boggio e Pietro Ciarlo, il CDA del Teatro Lirico di Cagliari è al completo.
Il Ministero dei Beni Culturali ha nominato ieri il costituzionalista napoletano Pietro Ciarlo come suo rappresentante mentre qualche giorno fa era arrivato l’annuncio del membro indicato dalla Fondazione Banco di Sardegna nella figura dell’ economista Francesco Boggio. Quindi con Alessio Loi, scelto dalla giunta Pigliaru a rappresentare la Regione e il magistrato in pensione Mario Marchetti voluto invece dal Comune che nella figura del sindaco Massimo Zedda che presiede la Fondazione lirica, si completa il quadro. A questo punto si immagina, come annunciato dal sindaco tempo addietro, che si procederà subito all’insediamento del Consiglio d’indirizzo. Tra i suoi compiti avrà quello di indicare un Sovrintendente al ministero e dare l’ok alla stagione 2015 per il quale i lavoratori, ma anche diversi componenti del vecchio Cda hanno chiesto ripetutamente un varo, “stoppato” nei fatti dal sindaco che riteneva invece indispensabile insediare prima il nuovo organo con diversa maggioranza. Proprio attorno alla Stagione 2015 si sono moltiplicate anche ieri e nei giorni scorsi diverse prese di posizione. Da quella della Rsu di venerdì in cui si puntava il dito sulle “gravi responsabilità di chi in seno al Cda non ha adempiuto per tempo al compito primario di approvare la programmazione futura” e, segnalata “l’attuale carenza di liquidità dovuta ai ritardi con cui i soci versano il co ntributo ordinario annuale” suggeriva di mitigarla con “gli incassi di botteghino sugli abbonamenti della prossima stagione”. Prese di posizione contestate da un comunicato congiunto di due sigle, Fistel e Usb che invece sposa la linea opposta appellandosi al “rispetto delle regole e alla trasparenza”. Non ultimo una nota di Gualtiero Cualbu, membro del vecchio Cda che ricorda come la stagione 2015 fosse stata presentata sin dal 2 ottobre (ma, sostiene Cualbu “come d’abitudine il Presidente Zedda in questi anni non conclude mai la discussione dei punti presenti in Cda, malgrado le innumerevoli sollecitazioni formali di molti consiglieri”). Le polemiche continuano.
Pietro Ciarlo è nato a Napoli nel 1951, dove, nel luglio 1973, si è laureato con il massimo dei voti e la lode, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi Federico II.
Ha insegnato e fatto ricerca in diverse Università italiane e straniere.
Attualmente è professore ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari.
Dal 1994 al 2000 è stato Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari.
E’ stato componente del Consiglio direttivo della Conferenza nazionale dei Presidi delle Facoltà di giurisprudenza degli atenei italiani.
Dal 2003 al 2006 è stato membro del Consiglio direttivo dell’Associazione italiana dei costituzionalisti.
Nel 2013 è stato componente della Commissione per le riforme costituzionali istituita con DPCM dell’ 11 giugno 2013.
E’ stato componente del Comitato per le scienze giuridiche del Consiglio Universitario Nazionale.
E’ ed è stato responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca finanziati da Università, dal Ministero dell’Università, dal Cnr, dal Formez, da Regioni e da Enti locali. E’ stato responsabile scientifico del programma Teseo, progetto pilota curato dal Formez, per la redazione di testi unici di legislazione regionale finalizzati al coordinamento normativo e alla semplificazione procedurale.
E’ stato referee del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Ministero dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica.
Nel 2004 è stato inserito nell’albo degli esperti del Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca scientifica del Ministero dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica.
E’ stato consulente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI).
Nominato con D.P.C.M. del 15 maggio 1997, ha presieduto fino al novembre 2001, in rappresentanza del Governo, la Commissione paritetica Stato-Regione per l’ adozione dei decreti legislativi recanti norme di attuazione dello Statuto speciale della Sardegna.
E’ stato componente della commissione di redazione dello statuto del comune di Napoli e ha redatto gli statuti di alcuni altri comuni.
Dal 1996 al 1999 ha coordinato il comitato di consulenza giuridica della Regione Sardegna.
Con D.P.R. del 30 maggio 1995, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, è stato nominato commissario ad acta per la designazione dei direttori generali delle Aziende sanitarie della Sardegna.
Ha fatto parte nell’anno 2001 del comitato di esperti nominato dalla Regione Campania per la progettazione della riforma amministrativa dell’Ente.
Ha svolto attività di formazione e consulenza per la Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione Locale.
Ha fatto parte dal 2002 al 2004 del comitato di esperti nominato dalla Regione Campania per la progettazione legislativa.
Dal 2002 al 2005 è stato componente del Comitato Tecnico Scientifico della regione Campania.
Dal 2004 a tutto il 2006 è stato consulente stabile presso la Giunta della Regione Sardegna.
Dal 2005 al 2010 è stato consigliere regionale.
Nel 2013 con DPCM del 3 giugno 2013 è stato nominato componente della Commissione governativa di esperti per la revisione della Costituzione.
E’ membro della direzione delle riviste “Diritto pubblico”, “Studi parlamentari e di politica costituzionale”, “Nuove autonomie”, “Costituzionalismo” e “Cooperazione mediterranea”. Fa parte dei comitati scientifici di numerose altre riviste specialistiche.
Giornalista pubblicista, collabora con diversi quotidiani.
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