Magazine Diario personale

Complicazioni sentimentali, parte prima.

Da Gattolona1964

 

Non ho ancora capito e spero che voi possiate aiutarmi, come mai nel momento in cui ci innamoriamo perdutamente di una persona, siamo pronti a sacrificare tutto, a cambiare la nostra personalità per compiacere all’amato, a snaturarci, a trascurare (a volte!) i figli e troviamo in quella persona solo lati positivi e pregi a non finire. La vediamo con occhi foderati di prosciutto crudo, non sentiamo magari quelle vocine vicine vicine, che ci suggeriscono che il tale non sarebbe esattamente la persona ideale per noi. Ma noi, naturalmente e giustamente non le ascoltiamo ed imperterrite, andiamo avanti per la nostra strada, cambiando voce e connotati, per l’oggetto umano che ci ha fatto perdere il sonno (e sono mal di testa) e l’appetito (questo giova invece alla linea). Viviamo la nostra storia, con stordimento totale per un po’ di anni, non abbiamo più la cognizione temporale, non rendiamo sul lavoro e abbiamo ripreso a fumare come ciminiere. Tutto questo baillame di canti e balli d’amore, con gli annessi ed i connessi di rito,ad un certo punto, purtroppo o per fortuna si spezza, l’incantesimo finisce e di quella persona non vogliamo nemmeno più sentirne nominare il cognome. Eppure ci siamo dedicati “anema e core” a lui/lei, abbiamo stravolto la nostra vita andando ad abitare a Copacabana per vederlo, ci siamo tinte i capelli di verde platano, ci siamo rifatte seno sedere, naso, glutei e labbra, per assomigliare alla sua attrice preferita, abbiamo persino rinnegato la nostra fede, diventando musulmane scatenate, per essere in totale empatia spirituale. Una volta terminata la relazione, non si sa bene perché termini se era un amore così immenso, allora non era vero che era un amore grande e passionale, ci si chiede cosa è stato che ha fatto finiree quell’incantesimo? Qual’è il fattore x o y che ha fatto finire l’incendio? Le motivazioni possono essere tantissime: dall’incomprensione caratteriale, alle urla continue e battibecchi davanti ai figlioli, dal tradimento più o meno scoperto e certificato, al diverso modo di lavarsi i denti, dall’ingiuria alle offese davanti ad estranei, reiterate nel tempo, dagli suoceri che si impicciano, rompendo gli schemi e le regole che la coppia si è data, oppure….e qui è molto dura ammetterlo, semplicemente ci si è sbagliati. Non si sbaglia la taglia solo di un abito, non si sbaglia una ricetta nuova, purtroppo, ed è doloroso per chi lo vive e per chi lo subisce, si può anche sbagliare partner. Non se ne faccia meraviglia chi legge e chi commenterà, tante coppie c he conosco sono coppie solo di facciata, vanno avanti per i figli, ma ognuno conduce tranquillamente la propria vita e stanno lontani per tutta la settimana, fingendo amore ed armonia alla domenica per il rito antipatico, del pranzo con genitori e suoceri. Per poi scoprire o sapere con certezza che uno dei due, o tutti e due hanno un altro partner. Qua signori e signore, la questione si intrica, ci si arrampica per sentieri impervi e urticanti, magari nascono dei figli e non si sa più che cappello mettersi e si porta avanti il rapporto per forza d’inerzia, senza avere la forza o il coraggio di prendere delle decisioni. Che non sono necessariamente la separazione, possono essere altre soluzioni raziocinanti ed intelligenti, che permettano di vivere una vita abbastanza civile e serena, ma comunque una qualsiasi sorta di decisione. Nel caso drastico, ragionato e pensato della separazione, ognuno per la sua strada e amici come prima. Poi dopo un paio d’anni circa, nei quali ognuno si è leccato le ferite a proprio modo e con i mezzi psicologici e materiali, che aveva a disposizione, commette un’imprudenza, che potrebbe per il suo futuro, rivelarsi letale.

 

Il resto alla prossima puntata, dopo aver sentito da voi che cosa ne pensate. E questa volta non scherzo: se non ricevo almeno 5 commenti, non vi rivelerò il seguito!

 

Vi voglio bene, Faby.

 



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