Complimenti e solidarietà. Alessandria 7 febbraio 2011.
Gentile signora Manuela Ulandi buongiorno,
Così come a suo tempo avevo espresso una critica in merito alla collocazione infelice del mercatino di Forte dei Marmi, a cui lei aveva risposto che se n’era occupato un ente privato, ora mi permetto di farle (penso anche a nome di molti cittadini) i miei più vivi complimenti per tutte le numerose iniziative che ha intrapreso riguardo alla sua delega del Welfare animali.
Iniziative che sono una dimostrazione di civiltà, in quanto sono a tutela e sostegno di tutti i nostri fedeli amici a quattro zampe e di riflesso dei loro padroni (che sono in numero certamente maggiore che i cacciatori) e più in generale di tutti i cittadini.
In tal senso mi permetto di proporle di prendere in considerazione anche un ampliamento delle aree verdi recintate a disposizione degli stessi oltre che di farle mantenere curate.
Recentemente ho letto sui media della città le dichiarazioni del Presidente della Commissione Politiche Ambientali, con cui a mio avviso le ha rivolto un ingiustificato e palesemente intimidatorio attacco (questo si integralista) e ovviamente subito ripreso e accentuato dall’Associazione Libera caccia.
Senza volerle fare da difensore d’ufficio, mi permetto però di fare osservare quanto segue:
- Negli ultimi quattro anni durante l’apertura della caccia c’è stata una media annua di oltre 100 morti e circa 80 feriti. www.vittimedellacaccia.org ( di cui circa il 20% non cacciatori).
Questo dato basterebbe per fare riflettere, ma inoltre che cosa pensano gli Italiani della caccia? da recenti indagini di mercato emerge quanto segue:
Fonte Fortemente contrari Neutri Favorevoli.
- IPSOS (2010) 70,0% 22,0% 8,0%
- EURISKO (2005) 74,1% 10,1% 15,2%
- ABACUS (2003) 72,0% 6,0% 22,0%
La gran maggioranza degli Italiani e quindi molto presumibilmente anche degli Alessandrini sono certamente contrari alla caccia, in quanto costituisce un pericolo anche per l’uomo, sottrae a tutti una parte del patrimonio naturale, impoverisce la natura ed inoltre è ormai convinzione diffusa che il cacciatore uccide dei poveri animali indifesi per puro divertimento.
- Theodor Heuss, Primo Presidente della Repubblica Federale Tedesca, ha detto: “La caccia è una forma collaterale della malattia mentale umana”.
- Carlo Consiglio della L.A.C. ha detto: “Oggi la caccia non svolge più alcuna funzione sociale, come ad esempio procurare il cibo, si può definire puramente come gioia d’uccidere. La sofferenza provocata nell’animale è più che palese, pochi hanno una reale consapevolezza di quanto sia crudele vedere un animale agonizzare sotto i colpi di un fucile, o perchè rimasto vittima d’altre trappole escogitate per la cattura”.
Aggiungo che se proprio sussiste la passione per le armi da fuoco, esistono i poligoni di tiro, dove si spara su dei bersagli di carta o su dei piattelli e non su delle inermi creature viventi.
Come cittadino mi preoccupo per l’ambiente in cui vivo e di ciò che non viene fatto per la tutela della salute pubblica, anche per questo mi permetto di affermare che prima di criticare il lavoro di altri (ripeto ingiustamente), sarebbe il caso di preoccuparsi di come si svolge il proprio.
Buon lavoro e cordiali saluti.
Pier Carlo Lava
L’atteggiamento generale nei confronti della caccia