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Complotti, scie chimiche, massoneria: l'altro lato dell'informazione

Da Sebloggo
Qualche mese fa mi ero occupata di recensire il sito web di Paolo Attivissimo, noto debunker che si propone con grande zelo di smentire alcune delle bufale e delle notizie fasulle che vengono riportate un po' ovunque, in modo particolare dai mezzi di comunicazione che dovrebbero invece diffondere notizie corrette.
Complotti, scie chimiche, massoneria: l'altro lato dell'informazione
Chi conosce Attivissimo conosce anche la grande lotta che porta avanti da tempo contro i cosiddetti "complottisti", ovvero quanti non credono alla versione ufficiale delle notizie rilasciate dai mezzi di comunicazione al servizio del sistema e preferiscono affidarsi a fonti alternative spesso più libere e, in molti casi, più attendibili.
Allora pubblicai la recensione del Disinformatico perchè nonostante tutto lo ritengo ancora un sito valido per determinate notizie ma, sfruttando il tanto celebrato diritto di replica, oggi vi propongo un sito che più complottista di così non si può.
Il blog La Scienza Marcia si occupa di trattare diversi fenomeni tipici dei giorni nostri alla luce di alcune realtà spesso nascoste dai mezzi di informazione ufficiale e bollati dalla maggior parte delle persone come "complotti", o deliri paranoici di gente male informata.
Prima di prendere una posizione così netta in merito a certi argomenti, però, è sempre meglio informarsi e ascoltare le cosiddette "due campane". E a leggere quanto riportato da La Scienza Marcia effettivamente viene da pensare e da domandarsi quanto di quello che stiamo vivendo in questi giorni sia veramente causa della natura e quanto invece sia prodotto dall'uomo.
In modo particolare, in questi giorni La Scienza Marcia si sta occupando della possibile correlazione tra i numerosi terremoti sempre più intensi verificatisi negli ultimi anni e le attività di HAARP. Sia che si creda a queste teorie, sia che si sia scettici, sicuramente un blog come questo fornisce un'ottima occasione per iniziare a documentarsi su determinate attività di cui raramente si sente parlare in televisione e sulla stessa rete.

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