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Complottismo e Cop 21

Creato il 12 dicembre 2015 da Albertocapece

aerei_8988Il complottismo, così come viene presentato alle opinioni pubbliche, ha molti elementi affini al terrorismo: l’ambiguità “liquida”  della definizione, la sua strumentale estensione a fenomeni che non c’entrano nulla e non ultimo il fatto che spesso esso viene appositamente creato per permettere una reazione e giustificare guerre, invasioni, export di democrazia. Nel caso delle teorie della cospirazione quest’ultimo elemento si traduce nel favorire e diffondere nell’ombra le tesi più estreme in maniera da poterle mettere in ridicolo, così da trascinare dentro il cesto anche le posizioni più razionali e mettere a tacere ogni obiezione.

Un esempio attuale è quello delle scie chimiche degli aerei sulle quali circolano le più stravaganti insensatezze, compresa quella che sarebbe in atto una sorta di riprogettazione dell’atmosfera a fini sconosciuti. Tutto questo suscita ironia e scherno in maniera che non si badi poi molto al fatto che i voli aerei siano stranamente fuori dalle discussioni del Cop 21 di Parigi che focalizza invece il suo interesse sulle centrali a carbone. Eppure notoriamente gli aerei sono dei produttori inarrivabili di Co2, ossidi di azoto, monossido di carbonio o di altri gas serra, compreso il vapore acqueo e che il traffico aereo con i suoi 1,2 miliardi di passeggeri all’anno (senza contare voli privati e militari) abbia un impatto sul riscaldamento globale più significativo della produzione di energia elettrica tramite carbone.

Ma per l’uomo della strada parlare di emissioni da parte degli aerei di linea e del parossistico aumento dei voli significa ormai essere dalla parte dei pazzi delle scie chimiche.  E per proprietà analogica viene ignorato completamente il ruolo effettivo che ha nel cambiamento climatico, lasciando campo libero ai giganteschi interessi che stanno dietro la filiera economica del traffico aereo. Se parli di scie e dei complotti epocali a cui servono sei innocuo e dunque un amico, ma diventi decisamente un nemico se per caso dici che un volo qualsiasi produce e per di più ad alta quota, gas serra tre volte superiori a quelli che verrebbero emessi sullo stesso percorso se tutti i singoli passeggeri ci andassero in Suv o dieci volte di più che in treno. Tutto ciò che  ha un qualche rapporto con la realtà e dunque è utile a chiedere e proporre cambiamenti, diviene pericoloso, mentre la fantasia ha corso preferenziale.

Naturalmente tutto questo vale in qualsiasi campo dagli attentati alla dieta. Per le multinazionali del cibo è una bazza il fatto che l’interesse della maggioranza delle persone sia tutta direzionata verso presunti, oscuri e del tutto improbabili pericoli degli ogm (vedi nota)  e sia distratta invece dal fatto vero, assai più concreto che esse mirino a brevettare la natura e a condizionare pesantemente  la produzione agricola diventando proprietari esclusivi delle sementi. Circostanza che impedisce e spezza fin dal nascere una risposta politica e limita la difesa alla perdente guerriglia da supermercato. Ma quasi sempre dietro a un qualche complottismo di moda si nasconde un qualche interesse a focalizzare l’attenzione fuori centro.

L’insieme poi di queste teorie ottiene un effetto sinergico, un plus valore:  mette in un stesso calderone argomenti e persone razionali con le più oscure pulsioni che vanno dal misterioso trattamento del sale alla reale esistenza di Batman, finendo per screditare tutto ciò che non è informazione ufficiale. Così attribuire la nuvolosità di novembre alle scie degli aerei ( giuro è vero, leggete qui ) fornisce indirettamente un ottimo alibi politico ai signori del Cop 21 per evitare di prendere in considerazione il traffico aereo nel tentativo di arginare il cambiamento climatico, nonostante esso sia un argomento altrettanto se non più importante su scala globale delle centrali a carbone. Ma basta vedere come il trasporto aereo sia ormai quasi del tutto in mano private ( anche se poi dal pubblico vengono succhiate importanti risorse, spesso vitali per i profitti)  mentre nella produzione elettrica predomina il pubblico e anzi ci sono importanti segnali di ri -pubblicizzazione, per capire come mai.

Nota  Ricordo che i metodi “naturali” di selezione comportano mutazioni del Dna molto più importanti e profondi che non i cambiamenti mirati in laboratorio, così come quelli ottenuti tramite irraggiamento dei semi o attraverso la selezione dei marcatori all’origine di molti prodotti di successo e testimonial del mangiar sano, tra cui il celebre pomodoro Pachino, realizzato in realtà in Israele dalla HaZera Genetics. Il fatto che tali metodi vengano considerati con favore dai naturisti metafisici rispetto agli ogm semplicemente perché non utilizzano sezioni di Dna appartenenti ad altre specie, non può che far sorridere per il totale equivoco sul significato di codice genetico e per il platonismo creativista che è all’origine  di tale posizione. Si tratta in sostanza di una religione trasposta dal cielo alla terra, nel quale, al contrario di quanto si pensi, si nega la profonda unità del mondo vivente per dare spazio alle distinzioni intellettualistiche. In questo contesto la specie e il relativo codice genetico perdono il loro significato per acquisirne uno molto simile a quella di un’Idea originaria e astratta.


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