La domanda è lecita anche perché solo in un’Italia da fantascienza, cioè laica e onesta, una simile richiesta potrebbe avere una qualche probabilità di passare e dunque questo gridare al lupo, quando al massimo c’è un chihuahua, è un po’ ridicolo, fuori luogo, inutilmente enfatico. Ma la risposta è semplice: la teoria del complotto è semplicemente un modo per annacquare la cattiva coscienza e il senso di colpa della Chiesa, è solo un espediente psicologico.
I vescovi si rendono conto che la richiesta di fare anche loro dei sacrifici è più che fondata e oltretutto assai più cristiana dei vacui predicozzi sulle opere di bene che riempiono gli spot, ma assai poco la realtà. E quando esistono sono frutto di sacerdoti che hanno ben poco a che fare con la mentalità, le prassi e la “pompa” delle gerarchie che anzi li ha in sospetto e in profonda antipatia.
A me non piace il complottismo a tutti i costi, ma nemmeno lo psicologismo, però in questo caso mi sembra la chiave di lettura più adatta a svelare l’arcano. E la cosa è evidente anche dalla qualità risibile dell’argomento adottato: il complotto massonico quando abbiamo un governo filo vaticano rimpinzato dai massoni della P2, premier compreso, eppure entusiasticamente e pervicacemente appoggiato dai vescovi. Per non parlare dei grandi elemosinieri massoni del Vaticano come Sindona e Calvi. Se un complotto massonico c’è o c’è è stato è certo a favore della chiesa, non contro
Ma si sa, chi ha torto marcio, chi è colto in flagrante alza la voce e attacca a testa bassa anche senza avere alcun argomento solo per darsi coraggio e per non sentire la voce della coscienza. Così accade anche per la Chiesa: l’unica cosa sorprendente in tutto questo semmai è che abbia ancora una coscienza.