
Per esempio, la spesa pubblica per funzione, sempre in percentuale del Pil, mostra come la voce amministrazione generale sia molto più elevata in Italia rispetto a Francia e Regno Unito dovuta, a quanto si dice, alla maggior spesa per interessi a causa dell'enorme debito pubblico italiano.


Diamo un'occhiata infine alla ripartizione delle spese per categoria. In questa tabella si nota come negli ultimi 50 anni sia aumentata a dismisura la spesa per il rimborso di prestiti, passata dal 3,9% del 1960 al 25,2% del 2009 e di come, contestualmente, due importanti categorie di spesa si siano notevolmente ridotte: istruzione e cultura dal 13,8% al 8,7% e le spese in campo economico scese dal 21,4% al 7,2% mentre si osserva la salita, invece, delle spese per amministrazione generale, passate dal 26,6% al 35,8%. Da notare anche la caduta della spesa per abitazioni e per il territorio passate dal 1,6% al 0,3%, con evidenti riflessi sul dissesto idro-geologico. Questo passaggio della spesa pubblica da categorie più produttive a quelle meno produttive può essere la chiave di lettura per il ritardo ultra decennale della crescita economica italiana rispetto a quella europea?
